VECCHINI
VECCHI
VECCHIO
VECCHIOTTI
Vecchini parrebbe del veronese, Vecchi è in tutto il nord, con un ceppo fondamentale  in Emilia, Vecchio è tipico del centro sud, Vecchiotti, molto raro, potrebbe essere laziale o abruzzese. deriva da sopra, derivano tutti dall'aggettivo vecchio, usato probabilmente come soprannome.
VEDOVA
VEDOVATI
VEDOVATO
Tipico trevisano Vedova, del bergamasco Vedovati e specifico del padovano e veneziano Vedovato, dovrebbero derivare da un indicatore di stato del capostipite come figlio di una vedova o per essere stato vedovato (privato) di qualche privilegio o proprietà.
VELENO
VELENOSI
Veleno è rarissimo e sembrarebbe originario della zona di Campobasso, mentre Velenosi ancora più raro è probabilmente originario del Piceno, potrebbero entrambi derivare da un soprannome.
VELLA Vella è specifico siciliano, dovrebbe derivare da una variazione arcaica del vocabolo bella, esistono vari intrecci tra la Sicilia e Malta relativi a questa famiglia nobile con il titolo di Baroni di San Giovanni, Giuseppe Vella, di Malta, si insediò in Sicila, dove suo figlio Giovanni Vella, nel 1674, divenne membro dell'Ordine di San Giacomo, la famiglia si imparentò poi con i Marchesi di Taflia e con i Conti di San Paolino d'Aquileja. 
integrazioni fornite da Fausto Vella
Il Giovanni di cui sopra in effetti era un Vella-Varrios, morto il 10 gennaio 1674, del quale ancora si conserva una lapide sepolcrale presso la chiesa della Magione di Palermo, adorna dello stemma gentilizio qui riprodotto.
VENERE
VENERI
VENIER
Venere, rarissimo, dovrebbe essere pugliese, Veneri sembra essere tipico del veronese e mantovano, con un probabile ceppo secondario in Toscana, che dovrebbe derivare dal toponimo Veneri (PT), Venier è tipico veneto, dovrebbero deribare tutti dal nome medioevale Venerius (dedicato a Venere).  Il personaggio più famoso fu sicuramente il Doge di Venezia Antonio Venier (Doge dal 1382 al 1400). Nella seconda metà del 1400 podestà di Padova è un certo Francesco Venier, nel 1478, a bergamo, Nicolò Cocco, Alvise Muazzo, Francesco Venier e Nicola Delfino sono capitani del popolo, nel 1548, a Livigno si trova Venier delli Brivoni, in un atto del 1634, a Chiavenna (SO), Pellizzario de Pellizzariis, commissario reggente di Chiavenna, e Luigi Vertemanno a Franchis di Piuro, arbitri nella causa tra Vener de Veneri, console, e Giovan Donato Rodli, delegato della comunità di Samolaco, da una parte, e i consoli Pietro Antonio Peverello, Battista Rebiatto, Giorgio Schenardo e Tomaso Biancho, rispettivamente delle comunità di Chiavenna, Mese, Gordona e Prata, per i quali agisce il procuratore Antonio Soldano, dall'altra, emettono sentenza, sentito il parere di Giovan Battista Stampa di Gravedona, circa il diritto di pascolo nei prati "alla palude della Copella", con cui vengono riconosciute come proprie della comunità di Samolaco le ragioni di tale diritto, non facendo parte detti prati dei pascoli comuni a tutta la giurisdizione. Notaio Baldassarre Pestalotius fu Filippo di Chiavenna.
VENEZIANI Un ceppo nel piacentino ed uno nel barese, deriva dal toponimo Venezia.
VENTRE Specifico della costiera campana e basso laziale.
VENTURA
VENTURINI
Ventura è panitaliano, mentre Venturini è tipico del centro nord, dovrebbe derivare dall'aferesi del nome medioevale Bonaventura. Nel giugno 1259 in un atto redatto a Portovenere (SP) si legge di un Prete Ventura, ministro della chiesa di San Martino di Biassa, che dichiara che Tedaldino di Biassa e Tedaldino di Casen del fu Giovanni Buxoni si sono resi fideiussori per lui verso Meliorato Caramella, e s'impegna a serbarli indenni dalla malleveria prestata.  In un atto del 1279 redatto a Sarzana, si legge: "...Isti sunt homines de Brina qui iuraverunt precepta et sequimenta ven. patris domini Henrici lun. ep. et eius ep. lun. et eius curie et vicarie in manibus meis Fantinelli Melioris pro supr. dom. ep° not.ii supr. vicarie recipientis vice et nomine ipsius domini ep. et eius ep. et supr. vicarii et eius curie et vicarie supr: ... Dominicus Bonacursi, Giafferrus q. Bosi, Conte q. Juncte, Pruinus Campi, Corsus q. Oliverii, Ruffaldus q. Dominici,Ventura q.Caruttii...". Nell'archivio di Stato di Firenze, anno 1371 si legge: "...fior. due d’oro pagati dì 4° di maggio anno 1371, carta per mano di ser Piero di ser Grifo detto della tassagione, e di ser Anbruogi notaio alora a la Camera dell’Arme. Poi si fé carta della lezione di Cipriano detto dì 5 ° d’aprile anno 1371a consigliare la detta monna Sandra per ser Niccholò di ser Ventura Monachi loro notaio de’ Priori come si contiene nella detta riformagione più chiaramente Nolfo di San Ginese qui in questa memoria. ...".
VENUTO Sembrerebbe tipico della zona del golfo di Messina, con un probabile ceppo nell'udinese,
VENZA Molto raro, dovrebbe avere due ceppi, nel trapanese e nel tarentino, potrebbe derivare da un nome di località, come ce ne sono diverse in Italia, nelle Marche, nel Lazio, in Lombardia, nel Veneto 
VERANOLI Praticamente unico, presente solo nel sudmilano.
VERARDO Sembrerebbe avere tre ceppi, nel Salento, nel genovese e nel trevigiano, dovrebbe derivare dal nome germanico Everhart (Everardo). In documenti veneziani del 1307 è citata la deposizione di tal Marco Verardo, nel 1400, a sarzana troviamo Everhardus Heydnus, cappellano del vescovo Niccolò Albergati.
VERDA Molto raro, presenta un nucleo importante in provincia di Imperia, un ceppo nel vicentino ed uno probabile nel torinese, di origini molto antiche, dovrebbe risalire all'epoca longobarda e deriverebbe dal nome longobardo Vert (Vertha cioè il benvenuto).
VERDE
VERDELLI
VERDI
Verde dovrebbe essere tipico del napoletano e casertano, con possibili ceppi secondari in Puglia ed in Sicilia, Verdelli ha un ceppo tra il cremonese ed il bergamasco ed uno nell'aretino, Verdi ha un ceppo tra milanese e pavese, uno in Emilia ed uno fiorentino, derivano tutti da soprannomi legati al colore verde, esiste anche la remota possibilità che derivino in alcuni casi dal nome Longobardo Vert.
VERDERIO Molto raro è tipico del milanese, deriva dal toponimo Verderio (LC).
VERGANI Specifico della zona che comprende le province di Varese, Milano, Como, Lecco e Bergamo, dovrebbe derivare dal toponimo Vergano (CO).
VERGARI Ha un nucleo nel Salento, uno nel perugino ed uno in provincia di Roma, dovrebbe derivare dal nome arcaico di mestiere vergaro (mandriano).
VERGORI Molto raro è tipico della penisola salentina, potrebbe derivare da modificazioni del cognome Vergori, o da variazioni del vocabolo vergaro (mandriano).
VERNACCIA Assolutamente rarissimo, potrebbe derivare dal toponimo Vernazza (SP), come pure da uno dei tanti toponimi contenenti la radice Verna.
VERONA
VERONELLI
VERONESI
Verona ha un ceppo nel mantovano, uno nel lucchese ed uno nel cagliaritano, Veronelli molto raro è dell'alto milanese e comasco, Veronesi è tipico di una vasta zona che dal Trentino, attraverso il bresciano, il veronese,il mantovano, il reggiano, arriva al modenese e bolognese, derivano tutti dal toponimo Verona. Alcuni ceppi sono israeliti.
VERRAZZANI  Abbastanza raro tipico dell'aretino, è di origine molto incerta, potrebbe derivare dal toponimo Verrazzano (FI), o dal nome latino Veratius di cui abbiamo tracce già nel 85 a.C. nelle Noctes atticae di Aulo Gellio: "... Lucius Veratius Quadratus fuit egregie homo inprobus atque inmani vecordia. Is pro delectamento habebat os hominis liberi manus suae palma verberare...".  La Famiglia Da Verrazzano inizia con un insediamento longobardo risalente al VII° secolo secondo alcuni o al IX° secondo situato appunto nel Castello di Verrazzano.  Personaggio più famoso fu quel Giovanni da Verrazzano che per incarico di Francesco I° re di Francia scoprì la baia dell'attuale New York assieme a buona parte della costa orientale degli USA.
VERTICALE Quasi unico,
VERTOLA Assolutamente rarissimo, potrebbe avere un ceppo nel napoletano, dovrebbe derivare da una modificazione dialettale del nome Berto.
VERZA Molto raro, dovrebbe essere padovano, potrebbe derivare da un nome di località.
integrazioni fornite da Bruno Fracasso
Esiste un cognome Verza nel comune di Chiampo (Vi) effettivamente poco diffuso. Una radice di questo cognome proviene da San Giovanni Ilarione (Vr).
VESCHI Raro, sembra avere un ceppo nel lucchese, uno nell'aretino ed uno nell'anconetano, deiva da soprannomi legati al vocabolo latino episcopus (vescovo).
VETTORI Raro, sembra avere un ceppo nel lucchese, uno nell'aretino ed uno nell'anconetano, deiva da soprannomi legati al vocabolo latino episcopus (vescovo).
VEZZA Molto raro dovrebbe essere della zona di confine tra Lazio e Campania, potrebbe derivare dal nome medioevale di origine longobarda Vezia o Veza, ma più probabilmente deriva da un toponimo come Seravezza (LU) come potrebbe pure essere legata ad un nome di località (vedi ad Es. il torrente Vezza in Versilia)  nel 1600abbiamo tracce di questo cognome in Calabria.a Rossano (CS), dove si menziona l'abbate Giacomo Vezza che presiede l’abbazia di S. Giovanni Calabita nella diocesi di Rossano.
VEZZANI Tipico emiliano e delle province di Pistoia e Prato, potrebbe derivare dal nome di un toponimo come Vezzano (PR) o Vezzano sul Crostolo (RE), come è pure possibile una derivazione dal cognomen latino Vetius.
VEZZOSI Sembrerebbe specifico fiorentino, con un possibile ceppo secondario nel reggiano, dovrebbe derivare da un soprannome.