Cap. 6 - La famiglia Guerrini



6.1 - L'inizio della ricerca

La famiglia Guerrini risulta collegata al ramo principale dei Verda a seguito del matrimonio contratto tra la primogenita Sonia Guerrini con Gianbruno Verda.
La provenienza della famiglia Guerrini al momento è certamente riconducibile alla regione Toscana, più specificatamente al comune di Celle sul Rigo, ma e' dal paese di Proceno, che però attualmente fa parte della provincia di Viterbo, che proviene l'antico capostipite che risponde al nome di Costantino Guerrini, nato appunto a Proceno intorno al 1840 e che risulta poi deceduto a Celle sul Rigo in provincia di Siena intorno al 1900.
Un nota interessante può risultare dal fatto che i due paesi non sono solo in province distinte, ma anche in regioni diverse (Lazio e Toscana) seppure risultino distanti pochi chilometri l'uno dall'altro, confermando così il principio che gli spostamenti della popolazione nel secolo scorso erano minimi; si nasceva, si conosceva il proprio coniuge nelle feste e nei balli pubblici dei paesi, ci si sposava (quasi sempre nella parrocchia dove era residente la sposa), e a parte i periodi di transumanza, si moriva praticamente negli stessi luoghi di nascita.
Qui di seguito viene riportata una definizione sull'origine etimologica del cognome che può essere utile per meglio comprendere, come esso è inquadrato dagli studiosi sia dal punto di vista etimologico che topografico e storico.
Guerrini : VARIANTI: Guerrino, Guerrìn e Guerìn. // Diffuso dal Nord al Centro, fino al Napoletano ( le forme in -ìn sono venete), ha alla base il nome medioevale di origine germ. Guerrino affermatosi con il popolare romanzo << Guerrin Meschino>> di Andrea da Barberino. L'etimo è complesso : può appartenere alla stessa radice germ. e tradizione di Guarino, ma può anche essere in rapporto, o più spesso incrociato, con guerra ( v. Guèrra).(30)

Come gia' descritto attualmente, il capostipite piu' remoto ritrovato e' Costantino Guerrini, che era una agricoltore originario del paese di Proceno e che si sposò con Cleofe Canestri. Per ora non rimane appurato il motivo del piccolo spostamento del Costantino e di sua moglie da Proceno a Celle sul Rigo. Si potrebbe ipotizzare che, dal tipo di professione che esercitavano, essi si trasferirono a Celle sul Rigo perche' Cleofe era di quei luoghi, o perchè lì trovarono qualche opportunità di lavoro presso qualche grande proprietario terrriero che offrì loro un lavoro stagionale o continuativo nel coltivare la terra. Al momento risulta che ebbero quattro figli: Teresa, Merope, Paolo e Dante.
Dei primi tre fratelli non si sono purtroppo recuperate informazioni dettagliate a parte la nota curiosa che riguarda Teresa e Dante che si sposarono entrambi con un soggetto della famiglia Nutarelli e precisamente: Teresa si sposò con Federico Nutarelli mentre Dante, parecchi anni dopo, si sposò con Giulia Nutarelli che a sua volta era figlia di Adamo Nutarelli che era il fratello di Federico. Di Merope e di Paolo, per ora, non si sono riscontrate altre informazioni.
Dante ( 1869-1934) è invece per ora il soggetto di cui possiamo ottenere un quadro leggermente più completo.
Va ricordato, a questo punto, che la situazione agricola ad inizio del secolo era molto diversa da quella cui siamo abituati oggi, dopo l'avvenuta riforma agraria del dopo Guerra, infatti l'agricoltura precedente a quel periodo era statica da secoli ed i proprietari terrieri, quasi sempre latifondisti, assumevano la mano d'opera necessaria per ottenere i prodotti e gli utili provenienti dalla loro terra. Per i contadini, all'epoca, non vi era neppure una grande possibilità di evoluzione sociale, fortunatamente per il nostro antenato le cose andarono diversamente, potremmo supporre che il motivo di ciò sia l'unione con sua moglie Giulia Nutarelli che forse per quei tempi era già di condizione più agiata rispetto a lui, in quanto si tramanda oralmente che ella portò in dote dei terreni che erano situati in una zona da sempre definita con il termine:" il pantano". Comunque sia egli passo' dall'attività di semplice coltivatore di terre altrui bracciante alla condizione di mezzadro. Successivamente o per sua capacita' professionale o per una situazione favorevole che gli si presento', passo' dalla condizione di mezzadro a quella di fattore. Svolgeva cioè la funzione di colui che coordinava il lavoro dei lavoratori che lavoravano nei poderi dei proprietari terrieri. Era di sua competenza il controllo e le eque spartizioni tra i contadini ed il proprietario delle terre, che nella fattispecie si chiamava Conte Bocchibianchi. Può essere utile la definizione del termine qui di seguito riportata:
Mezzadria: (o anche masseria o colonia) forma di contratto agrario molto diffusa soprattutto nell'Italia centrale fra chi dispone di un podere (concedente) che detiene la direzione tecnica ed amministrativa ed il capo di una famiglia colonica (mezzadro) che ha l'obbligo di risiedere permanentemente sul fondo; essi si associano per la conduzione del fondo di cui dividono i prodotti e gli utili generalmente nella misura del 53% al mezzadro e del 47% al concedente.>> (31)


Fattore:colui che si occupa direttamente di una azienda agricola e' il responsabile della condotta dell'azienda agricola>> (32)
Dante, esercitò sempre l'attività di fattore e visse per tutto il resto della vita, nel paese di Celle sul Rigo; come gia' ricordato si sposò con Giulia Nutarelli (1869-1949) anch'essa di Celle sul Rigo ed ebbero tre figli: Martino, Egidio e Guerrino (1904-1960) .
Martino proseguì il lavoro di fattore del padre; Egidio invece si trasferì a Roma, mentre Guerrino di carattere più autonomo ed intraprendente, venne attirato dal fenomeno industriale che allora stava emergendo nel nord d'Italia. Decise di seguire le sue forti aspirazioni e si trasferì a Torino esercitando una professione che univa la sua grande passione per i motori con il nascente boom areonautico di inizio secolo. Esercitò infatti il mestiere di meccanico areonautico e collaborò ad imprese uniche ed importanti nel panorama pionieristico dell'Aviazione Italiana di inizio secolo quali :

1930 Primo giro d'Italia
Nel 1930 nel ruolo di motorista partecipò all primo giro d'Italia con il pilota Monti.

1938 La Trasvolata Roma-Tokio
Nel novembre del 1938 l' equipaggio italiano di cui faceva parte Guerrino, tentava di battere il primato di velocità sulla rotta Tokio-Roma che attualmente era detenuto dai giapponesi, con l'aereo Kamikaze (vento di Dio). Le tappe previste erano Roma, Damasco, Calcutta, Formosa, Tokio, oltre 12000 kilometri da superare in meno di 40 ore, ma purtroppo sopra il Libano una cattiva previsione del tempo atmosferico ad alta quota causò la formazione di pericolosissimo ghiaccio alle ali che fece precipitare l'apparecchio. Molto appassionanti sono la descrizione di questi momenti di panico e di terrore che il pilota Maner Lualdi descrisse in un successivo libro: (ved. nota 33)





Schema genealogico Fam. Guerrini

<< [...] un sibilo. Comandi bloccati. Chiudo gli occhi per non vedere la fine. Si precipita in vite. diecimila chili in vite. [...] Un alettone viene in parte dilaniato dal ghiaccio che si stacca repentinamente, come una crosta della pelle. Anche l'orologio di bordo muore, e segna le 4 e 45.[...] Gli assetti folli, inconsulti, imprevedibili dell'apparecchio ci impediscono qualsiasi movimento. Giù giù, giù, 2700,2500,2300,2000,1800... ci siamo. [...] Un bolide esce dalle nubi. Siamo noi. La cima di un monte ci spara in faccia. Il ghiaccio si è staccato dai comandi. Colpo disperato di barra all'insù. Il fenomeno di Rosatelli geme, ma con al grazia di un montone, salta l'ostacolo. Con l'ultimo minimo fiato di un sol motore, l'atterraggio di fortuna sulle affollate spiagge del Libano.[...] Con me sono morti per la prima volta, e rinati puntualmente e coralmente quattro cari e indimenticati amici: i piloti Mazzotti e Fortunato, il radiotelegrafista Pinna e il motorista Guerrini.>> (33)

Per questo eroico atto fu conferita all'intero equipaggio una medaglia al valore militare :

Ministero dell'Areonautica
S.M. il Re d'Italia e dl'Albania
Imperatore d'Etipoia
con suo decreto 22-settembre 1940
ha conferito la medaglia di bronzo al Valore Aereonautico al motorista:
Guerrino Guerrini da Celle sul Rigo
partecipava ad un volo senza scalo che congiungeva
a tempo di primato Roma con Addis Abeba,
contribuendo con la sua collaborazione competente ed assidua di provetto
specialista alla riuscita della bellissima prova "
1939 Il collegamento aereo Roma-Addis Abeba
In quegli anni di pseudo-colonialismo Italiano, oltre all'ambizione di battere dei primati rispetto alle altre potenze europee, vi era la necessità di diffondere con tempestività le informazioni e consentire più rapidi contatti tra i funzionari dell'Impero e gli operatori economici, gli imprenditori ed i lavoratori che operavano nelle terre di conquista. Su iniziativa del giornalista aviatore Maner Lualdi, appoggiato dalla FIAT Areonautica, si cominciò a progettare ed organizzare una trasvolata che, simbolicamente, consentisse la distribuzione anche nei territori africani di un quotidiano italiano immediatamente il giorno successivo alla sua uscita. Il comandante Lualdi richiese al ministero dell'arma il personale di volo mentre il motorista Guerrino Guerrini era fornito dalla Fiat. Qui di seguito il comunicato di agenzia dell'epoca tratto da un quotidiano del 1939:
<< Roma, 7 marzo. Il giorno 6 corrente, alle ore 22,25 un apparecchio bimotore Fiat BR 20 L pilotato da Maner Lualdi, Giuseppe Mazzotti e Valenti Ettore, ed avente a bordo il radio telegrafista Silvio Pinna e il motorista Guerrino Guerrini, è partito da Roma per Addis Abeba ove ha atterrato stamattina alle ore 11,50 locali. L'intero percorso è stato compiuto senza scalo in ore 11,25 ad una velocità di oltre 400 chilometri all'ora. L'apparecchio che è dotato di due motori Fiat L80 della potenza di 1000 cavalli ognuno è una versione civile dello stesso tipo di apparecchio da bombardamento in dotazione da vari anni presso i reparti della Regia Areonautica. Il volo è stato compiuto allo scopo di sperimentare il collegamento rapido tra Roma e Addis Abeba.>>(34)
Abbandonando ora le vicende eroiche di Guerrino e tornando alle notizie anagrafiche e famigliari, Guerrino già conosceva la sua futura moglie Bruna Rossi (1902-1945) in quanto erano coetanei e nati entrambi a Celle sul Rigo, purtuttavia cominciarono a frequentarsi solo quando egli effettuava il servizio di leva presso Livorno. Infatti anche Bruna era distante dalla casa di origine e svolgeva l'attività di domestica presso una agiata famiglia nella città di Pisa. Evidentemente per amicizie comuni in base ai luoghi di provenienza fu a Pisa che essi si incontrarono e decisero di sposarsi. Una curiosa annotazione a questo riguardo deriva dalla lettura di un documento tramandato sino a noi che altro non è, se non un contratto tra le parti stilato dalla famiglia presso cui Bruna era in servizio e che li impegnava in caso ella si fosse maritata, a fornirle un corredo ( "la dote" ) per la loro domestica. Questo atto è molto ben dettagliato e comprende parecchi oggetti curiosi, dagli indumenti personali, al tipo di tessuto per gli asciugamani, fino al baule che avrebbe dovuto contenere il tutto, con la connotazione del prezzo di ogni singolo oggetto.
Dall'unione con Bruna nacquero due figli: Domenico e Dante. Purtroppo però in giovane età Bruna mori' e Guerrino per far fronte alle esigenze ed alla crescita dei due figli si risposò con Irene Brumat(1904-1990).
Continuando con le informazioni anagrafiche dei figli di Guerrino, il secondogenito Dante sposò Maria Vittoria Data ed al figlio che nacque dalla loro unione posero il nome del nonno ed infatti il figlio risulta chiamarsi Guerrino Guerrini.
Le vicende del primogenito Domenico ( purtroppo recentemente scomparso (1930-2000 ) e di cui ci interessa maggiormente riportare essendo egli il nonno dei soggetti base, sinteticamente sono le seguenti: fu avviato agli studi come allievo Fiat in quanto il padre Guerrino essendo dipendente di riguardo di quella azienda aveva la possibilita' di fare frequentare una scuola che avrebbe riservato un posto certo e sicuro al giovane Domenico. Purtroppo dopo qualche tempo lo spirito autonomo di Domenico prese il sopravvento ed egli non proseguì questi studi. Infatti dopo aver svolto parecchi lavori ed acquisita molta esperienza decise ( negli anni '50)di iniziare una attività in proprio realizzando una officina meccanica che inizialmente produceva anche stampi mentre successivamente realizzava stampaggi in materie plastiche, e dove anche il fratello Dante, che era più giovane, divenuto socio, vi collaboro' fino a quando nel 1997 entrambi cessarono questa attivita'.
Soffermandoci ora alle vicende famigliari, invece che quelle professionali, Domenico si sposò nel 1955 a Torino con Velleda Daolio (1934-1985) purtroppo ora gia' scomparsa; successivamente si trasferirono nel comune di Pianezza e dalla loro unione nacquero Sonia, Nadia ed Omar.
Omar, il terzogenito, di carattere leggermente introverso e solitario ama la tranquillita' ed il silenzio.
Nadia la secondogenita svolge la professione di maestra d'asilo. Risulta coniugata con Giovanni Castelli e si sposò a Pianezza nel 1993.
Sonia la primogenita diplomatasi ragioniera, lavorava presso il Liceo Scientifico C. Darwin di Rivoli, quando conobbe Gianbruno Verda che svolgeva l'attivita' di tecnico di laboratorio nello stesso Istituto Scolastico. Qualche tempo dopo, il 15 aprile 1989, si sposarono a Pianezza, in una stupenda giornata di sole nella chiesetta campestre della Madonna della Stella , e come già riportato coronarono il loro matrimonio con la nascita di due bei maschietti Federico e Filippo.
Giunti qui e percorrendo a ritroso quanto conosciuto della famiglia Guerrini, rimaniamo per ora in attesa di scoprire e di aggiungere altre informazioni a questo breve riassunto della stirpe dei "Guerrini".
Un primo triste aggiornamento fa capo a Domenico Guerrini che nel marzo del '2000 e' tristemente e prematuramente scomparso. Altri aggiornamenti riguardano invece la nascita di Dylan Castelli figlio di Nadia Guerrini e Gianni Castelli, nato il 19 marzo 2001 ed anche Samuele Guerrini figlio di Guerrino Guerrini e Raffaela.







6.2 - I luoghi e le origini



In attesa di effettuare un piacevolissimo sopralluogo in queste terre, per ricercare informazioni piú dettagliate, per ora sono qui di seguito elencate le citazioni tratte dall'unico testo che per ora ho recuperato <<[...]Celle sul Rigo , "profondo sud" della provincia di Siena, arroccato in cima ad un poggio dal quale , ormai da più di un secolo si distaccano inesorabili fette di paese. Questo piccolo borgo, dall'aspetto oggi forse un po' modesto eppure bellissimo per tutti coloro che ne conoscono fino all'ultimo segreto, fu un tempo un centro importante per la sua posizione altamente strategica tra il comune di Siena e il comune di Orvieto prima e tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio poi. Fu luogo di confine e quindi conteso presidio militare e, come se non bastasse, vide all'interno del proprio territorio, dall'alto medioevo fino quasi ai giorni nostri il passaggio del più importante asse viario di collegamento tra nord e sud: La via Francigena.[...]>> <<[...]Sede di un'antica pieve intitolata alla conversione di S. Paolo, attestata nell " Rationes Decimarum" del 1275-1277 e indicata come chiesa battesimale in quelle del 1302-1303. Probabilmente collocata a levante del cassero, la pieve di S.Paolo è ancora documentata negli statuti della comunità del 1471. I primo documenti attestatanti l'esistenza del castello riguardano le controversie, frequenti nel XIII sec., tra il Comune di Siena e quello di Orvieto per il possesso politico-territoriale dei castelli a sud-est dell'Amiata. È così che nel 1229 i senesi, durante la guerra contro orvietani e fiorentini , trattennero uomini di Celle in ostaggio. Passato dalla giurisdizione del comune di Orvieto a possedimento dei Visconti di Campiglia, famiglia forse di origine salica, " Castrum de Cellis " viene citato nel diploma concesso da Ludovico il Bavaro ai Conti di Marsciano, insieme ai castelli di S. Casciano, Fighine, Camporsevoli. [...] Alla fine del XIV sec. Celle risulta in possesso alla famiglia Salimbeni ; in un documento del 1380 conservato nell'archivio di Stato di Siena troviamo coinvolto in una delle numerose controversie contro il Comune, Cione di Sandro Salimbeni, signore di celle. Più volte a partire da questa data l'esercito senese fu costretto a placare tentativi di ribellione da parte dei terrieri. fino a che il 23-marzo del 1384, si presentò a Cione Salimbeni l'occasione di recuperare la terra di Celle e , postosi a capo della rivolta , riuscì a cacciare i riformatori." In quella circostanza gli fu concesso di riedificare le mura e la rocca. [...] È solo nel 1404 che, cambiate le condizioni politiche e diminuita la coinflittualità tra dominante e signori locali Cocco salimbeni, figlio di Cione si dichiarò suddito della Repubblica. Ma la tregua per Celle fu solo apparente. I Salimbeni furono cacciati da Nanni Piccolomini ma pochi anni dopo riusciranno a riconquistare il Castello fino a che nel 1418 fu da Cione Salimbeni e Marietta sua moglie definitivamente ceduto al comune di Siena.[...] Il 14 marzo del 1418 venne firmato l'atto di sottomissione della terra, territorio, e giurisdizione di Celle, atto nel quale i senesi impongono obbedienza in cambio di protezione. Si chiede che vengano modificati gli statuti ed uniformati alle normative vigenti per il contado. In realtà lo statuto verrà nuovamente elaborato solo nel 1471 e presenterà caratteristiche di grande autonomia giustificate dalla distanza geografica con la dominante. Inoltre importante chiave di lettura e contributo alla interpretazione della vivacità , anche militare, di questo castello, è il suo essere collocato in un'area di confine, frontiera tra Orvieto e Siena nel medioevo, e tra lo Stato Pontificio ed il Granducato di Toscana in età moderna.[...]>> <<[...]Il castello di Celle è lontano da Siena miglia 35, da Radicofani 3, da San Casciano de' Bagni 2, da Fighine 4; è posto in un poggio da per tutto scoverto, e dominante la campagna sottoposta, la sommità del quale dove posta la terra riesce piana. Dalla parte verso San Casciano de' Bagni è cinto di mura con suoi rivellini, che hanno in parte patito dalla parte più verso Radicofani. Non è interamente cinto di mura, ma in vece d'esse in alcune parti, et habitazioni vi sono case de' particolari. Intorno alle dette mura vi sono le carbonaie, non occupate da alcuno.[...]>>(35)


6.3 - Presenza del cognome "Guerrini"

Anche per la ricerca relativa a questo cognome, e' stata utilizzata l'opportunita' offerta dal sito ( www.labo.net ) che consente di estrarre le informazioni del cognome " Guerrini" in tutta Italia. Ne emerge una distribuzione abbastanza diffusa con picchi in Toscana ed in Emilia Romagna.



Nel procedere di questa ricerca sono inoltre stati ritrovati i seguenti personaggi che per ora hanno in comune soltanto il cognome, ma che per una serie di considerazioni potrebbero essere presi in esame successivamente, essi sono :
1) Guerrini Liborio, figlio di Niccolò nato nel 1750 , pittore senese, con Francesco Guerrini dipinse affreschi nel "Palazzo Vecchi", nella cappella del palazzo Piccolomini, nel Santuario di Santa Caterina da Siena, dipinse scene di vita della santa e dipinse nel palazzo Zondarii da Corona Andrea in Diz. della storia dell'Arte in Italia vol.2
2) Guerrini Francesco di Bartolomeo (sec. XVIII -XIX ) pittore senese; nella collezione della fondazione "Biringucci" ha una maddalena con bambino, nella chiesa dei Cappuccini fuori porta Comollia ha una concezione, nel museo del Campidoglio in Roma ha dipinto le " furie di Erinni" da Corona Andrea in Diz. della storia dell'Arte in Italia vol.2
3) Guerrini Domenico ( meta' '800), pastore in " I Maremmani" di Alfio Cavoli - Roma ` 1991 pag. 85
4) Guerrini ( 1690 ), pastore in " I Maremmani". di Alfio Cavoli - Roma ` 1991 pag. 99






6.4 - Le parentele "affini" della famiglia Guerrini


Dopo queste annotazioni di carattere generale affronteremo ora le informazioni e le notizie riguardanti i singoli personaggi di ogni ramo di parentela. Non di tutti i soggetti si è in grado attualmente di percorrere l'intera vita, per alcuni, tenteremo di tracciare un brevissimo riassunto della loro vita. Occorre però premettere che vi sono due categorie di informazioni raccolte: la prima deriva dall'analisi degli atti e dei certificati anagrafici, (atti di battesimo, di morte, di matrimonio ricercati, visionati e catalogati; la seconda che invece riguarda le notizie di contorno, minori, ma molto significative perche' operate in vita dai soggetti, gli aneddoti lo stile di vita, le azioni che si sono tramandate ecc. E' proprio per non perdere queste annotazioni che viene compilata questa parte, che in breve possiamo riassumere con il motto: " per non dimenticare".
Una nota di carattere espositivo: per chiarezza, anzichè elencare in appendice tutti gli atti ritrovati, si è preferito inserirli man mano nella descrizione; ciò complica leggermente la lettura del testo ma consente una visione chiara e dettagliata sui riferimenti anagrafici.
Lo studio di queste famiglie, è risultato particolarmente laborioso ma nel contempo estremamente interessante; la storia delle famiglie affini è derivata dal semplice fatto che qualche componente ha sposato un parente del ramo genealogico in linea retta. Occorre a questo punto ricordare che la parentela è il vincolo naturale che collega tutti i discendenti da un capostipite comune, mentre l'affinità è il vincolo giuridico che con il matrimonio si instaura fra una persona ed i parenti del coniuge.
Nel narrare fatti ed aneddoti per ora emersi sulle famiglie affini a questo ramo genealogico si seguirà per chiarezza di esposizione il procedimento inverso di quello utilizzato nell'esposizione del ramo principale. In breve anzichè partire dal soggetto più antico di cui si sono trovate tracce e discendere fino ai soggetti base, si partirà da questi ultimi descrivendo le notizie in modo ascendente. Quando si incontrerà un ramo affine lo si percorrerà anch'esso facendo riferimento al cognome stipite di questo filo genealogico. L'elenco dei cognomi delle famiglie che costituiscono rami affini al filo genealogico " Guerrini" risulta certamente significativo al fine della completezza del quadro riassuntivo sui cognomi che attraverso l'atto di matrimonio si sono collegati appunto alla linea retta principale.
Questo schema è strutturato in modo che al cognome principale viene associato nell'ultima posizione a destra il soggetto che ha contratto matrimonio con l'antenato più remoto scoperto; i cognomi sono quindi suddivisi per ora in otto colonne che altro non sono che le generazioni riferite ai soggetti base; poi proseguendo verso sinistra si arriva man mano al cognome più vicino a noi, tanto per intenderci le generazioni più basse come numero di grado. Analogamente, con lo stesso criterio ma partendo da una posizione successiva, vengono rappresentati i rami materni di ogni filo genealogico.








Schema grafico parentele affini

1) La famiglia Daolio ( terza generazione)
La famiglia Daolio risulta collegata al ramo Guerrini a seguito del matrimonio contratto tra Velleda Daolio e Domenico Guerrini.
Velleda era infatti figlia dei coniugi Marino Daolio e Carmela Maritano. Marino era nato a Reggiolo (RE) nel 1899 ed era figlio di Natale Daolio e Desolina Bassoli; Marino e Carmela all'inizio del secolo emigrarono in Francia precisamente a Chambery dove svolgevano una non precisata attivita' commerciale ed ebbero due figli: Velleda e Bruno. Purtroppo le vicende belliche della seconda Guerra Mondiale sconvolsero la loro tranquillita' ed il loro benessere e dovettero in breve tempo abbandonare tutto e tutti in quanto l'Italia era divenuto paese ostile, ed essi rientrarono in Italia senza beni ne` risparmi. Marino trovo' lavoro presso il Mattatoio di Torino dove poi vi lavoro' anche suo figlio Bruno.
Carmela si spense giovane e Marino si risposo' con Vittorina Tonin ( 1906-1995), la quale, anche se non era la nonna naturale ha lasciato uno splendido ricordo nei cuori delle nipoti Nadia e Sonia.
Bruno svolse poi l'attivita' di macellaio e poi colto da " illuminazione" abbraccio' nuove filsofie e nuove tendenze andando con la sua famiglia a vivere a Giaveno ( luogo di origine di sua madre Carmela). Sua moglie si chiama Gianna Pascale e i figli rispettivamente sono Massimo e Claudia.
Di Velleda che per ovvi motivi ci interessa maggiormente essendo la nonna dei soggetti base (Federico e Filippo Verda) occorre ricordare che fu una persona molto serena e paziente.Conobbe suo futuro marito Domenico Guerrini sul luogo di lavoro ( la fabbrica "Gallino") e si sposarono a Torino nel 1955.


2) La famiglia Rossi ( quarta generazione ) ramo Paterno

La famiglia Rossi risulta collegata al ramo principale dei "Guerrini" a seguito del matrimonio contratto tra Bruna Rossi e Guerrino Guerrini, avvenuto a Pisa.
Di Bruna abbiamo gia' narrato quanto conosciuto descrivendo il ramo principale dei "Guerrini". Possiamo solo aggiungere le notizie anagrafiche del suo ramo di origine.
Bruna era figlia dei coniugi Nazzareno Rossi e Pierina Ceccarelli, entrambi di Celle sul rigo e di professione contadini; essi ebbero 7 figli di cui la primogenita era appunto Bruna Rossi. I fratelli piu' giovani erano rispettivamente: Rossino, Bruno,Angelino,Egisto,Marianna,Bianco,Marietta.

3) La famiglia Maritano( quarta generazione)ramo Materno

La famiglia Maritano risulta collegata al ramo Daolio a seguito del matrimonio contratto tra Carmela Maritano e Marino Daolio. Carmela era originaria del paese di Giaveno ed e' infatti qui che si svolgono le vicende anagrafiche del ramo Maritano; anzi, questo cognome e' cosi' diffuso in queste borgate che parecchi soggetti si sono sposati con persone che avevano il cognome Maritano pur appartenendo a casati differenti.( vedi la successiva fam. Maritano n.7). Il padre di Carmela si chiamava Giacomo Maritano e a sua volta si era sposato con Gabriela Maritano. Del padre di Carmela si sono ritrovate informazioni ricavate dalla consultazione presso il tribunale degli atti di Stato Civile del comune di Giaveno. Specificatamente attraverso gli atti di nascita si sono scoperte le generalita' di suo padre : Carlo ( ________) di sua madre: Agnese _____) e persino dei suoi genitori : Antonio Maritano e Giacinta Priale. Viceversa attraverso il ritrovamento di un atto di matrimonio, si sono scoperti i nomi dei genitori di Gabriela Maritano: tali Carlo Maritano e Agnese Maritano; (anch'essi con lo stesso cognome).Inoltre i genitori di Carlo rispondevano al nome di Antonio Maritano e Priale Giacinta.

4) La famiglia Nutarelli (quinta generazione)

La famiglia Nutarelli risulta collegata al ramo principale dei Guerrini a seguito del matrimonio contratto tra Giulia ( 1869-1949) con Dante Guerrini ( 1869-1934). Giulia era l'ultimogenita di sei sorelle : Rita, Savina,Santina,Eva,Gemma, figlie di Adamo Nutarelli e Teresa Maccari. Di Adamo non si e' in possesso per ora di ulteriori informazioni oltre che possedeva un fratello di nome Federico Nutarelli.

5) La famiglia Ceccarelli ( quinta generazione)

Di questa famiglia sono conosciuti solo le informazioni che portano a collegare il ramo "Rossi " ( Nazzareno) con Pierina Ceccarelli, avvenuto a Celle il ________, ella risulta poi deceduta a Torino il _____ e sepolta nella tomba della famiglia Guerrini a Pianezza.
Dagli atti ritrovati risulta inoltre quali sono gli esatti nomi di battesimo dei genitori di Pierina: tali Angelo Ceccarelli e sua moglie Maria Barzuoli.

6) La famiglia Bassoli ( quinta generazione)

La famiglia Bassoli risulta collegata al ramo dei Daolio a seguito del matrimonio contratto tra Desolina Bassoli con Natale Daolio.

7) La famiglia Maritano ( quinta generazione)

La famiglia Maritano (Gabriela) risulta collegata al ramo dei Maritano Giacomo ( fam. n. 3) a seguito del matrimonio tra Giacomo e Gabriela. Di Gabriela conosciamo solo quanto emerge dalla lettura degli atti ritrovati che cosi' riportano : xxxxxxxxxxx

8) La famiglia Canestri ( sesta generazione)

Questa famiglia risulta collegata al ramo dei "Guerrini" a seguito del matrimonio contratto tra Canestri Cleofe con Costantino Guerrini; capostipite conosciuto per ora del ramo principale dei Guerrini.

9) La famiglia Maccari ( sesta generazione)

Questa famiglia risulta collegata al ramo dei "Nutarelli" a seguito del matrimonio contratto tra Maccari Teresa con Adamo Nutarelli.

10) La famiglia Barzuoli ( sesta generazione)

La famiglia Barzuoli risulta collegata al ramo dei "Ceccarelli" a seguito del matrimonio tra Barzuoli Maria con Angelo Ceccarelli.

11) La famiglia Gardini ( sesta generazione)

Questa famiglia risulta collegata al ramo dei bassoli a seguito del matrimonio tra Giovanni Bassoli e Gardini Apollonia.

12) La famiglia Maritano ( sesta generazione)

Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei "Maritano" ( fam. n.3) a seguito del matrimonio contratto tra Maritano Agnese con Maritano Carlo.

13) La famiglia Gioana ( sesta generazione)

Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei Maritano ( fam. n.7) a seguito del matrimonio contratto tra Leonilda Gioana con Maritano Michele, padre di maritano Gabriela.

14) La famiglia Priale ( settima generazione)

Questa famiglia risulta collegata al ramo principale dei "Maritano" ( fam. n.3) a seguito del matrimonio contratto tra Giacinta priale con Maritano Carlo.



per informazioni: gianbruno.verda@virgilio.it