Cap. 1   La Famiglia Verda



      1.1 - L'inizio della ricerca

All'inizio della ricerca l'antenato più antico conosciuto era il trisnonno (vedi nota n.1) Giuseppe Matteo Verda (1859-1903) che si sapeva essere di origini liguri e che per motivi di lavoro si trasferì in Piemonte, precisamente a Torino ed esercitò l'attività di commerciante per tutto il resto della vita. Purtroppo all'inizio della ricerca non era conosciuto l'anno di morte, e neppure quello di nascita.
Dopo le prime indagini presso gli uffici del Cimitero Generale di Torino, si individuo' l'anno di morte e di conseguenza presso gli uffici dello Stato Civile dell'Anagrafe diTorino si riuscì ad ottenere il certificato di morte dal quale si ricavarono le date ed il luogo di nascita preciso e con essi, di primaria importanza per il procedere delle indagini, il nome di battesimo del padre: tale Andrea Verda(1807-1900); nonche' il nome completo di sua moglie.

Atto di Morte n. 672 del 16-4-1903 Comune di Torino
nella casa in Via Belfiore 9 alle ore 3,45
Muore Verda Matteo Giuseppe di anni 45, negoziante, nato a Villaviani (IM)
figlio di Verda Andrea e di Calzia Barbara
NOTE: era marito di Calzia Catterina

Accertato che il luogo di origine era il paese di Villaviani in provincia di Imperia, in un sopralluogo effettuato nelle vacanze pasquali del '93 quasi per caso si ebbe a conoscere una pronipote di Giuseppe Matteo: tale Caterina Calzia detta "Nin" la quale era figlia di Barbara Verda a sua volta figlia di Domenico Verda fratello di Giuseppe Matteo. Questa simpatica ed arzilla signora con l'invidiabile età di 93 anni ricordava con precisione fatti ed aneddoti di rilevante importanza. Ad ogni modo risultava comunque molto difficile ricercare atti ed informazioni in un paese dove vivono e hanno vissuto moltissimi personaggi che si chiamano "Verda"; cio' ha reso difficile proseguire le altre ricerche (quali ad esempio quelle presso il cimitero di Villaviani) per gli ovvii casi di omonimia.
Giuseppe Matteo era il terzo di cinque figli, i suoi fratelli erano rispettivamente: Giovanni, Domenico, Luigina e uno di cui non è noto il nome ma che annego' in località non meglio precisata nelle acque del fiume Po. Di Luigina non si hanno notizie; mentre di Giovanni sembra che i discendenti risiedano ad Imperia. Il fratello Domenico non si mosse mai dal paese di Villaviani, sposò una certa Anna ed ebbe cinque figli tra cui Barbara Verda, la mamma di Caterina Calzia (l'arzilla nonnina incontrata per caso).
Di Giuseppe Matteo (di cui per ovvi motivi ciinteressiamo maggiormente ) si è scoperto che veniva sopprannominato " Pippotto" e che dopo il trasferimento a Torino si sposò con Catterina Calzia, (1861-1915) nata a Pieve di Teco di professione commerciante e figlia di Nicola Calzia e Marianna Casetto.
Anche di Catterina si ritrovo' presso l'Anagrafe del Comune di Torino il suo atto di morte :

Atto di Morte n. 1305 del 1-8-1915
Comune di Torino nella casa in Via Vigone 4
Muore Calzia Catterina di anni 52, nata a Pieve di Teco (IM)
figlia di Calzia Nicola e di Casetto Marianna
NOTE: Vedova di Giuseppe Matteo Verda


Schema genealogico Fam. Verda

Non si conosce con esattezza il periodo in cui Giuseppe Matteo si trasferì a Torino, ma si sa concertezza quale attività svolse a Torino; esercito' attivita' commerciale di rivendita di olio e generi alimentari lungo Via Belfiore ed i prodotti che commercializzava allora erano denominati "Generi di Riviera".

<.... di questo esodo rimane tuttora traccia in parecchi paesi del Piemonte specialmente in Torino. È a tale epoca che risalgono i cognomi originari del nostro principato, quali Briatore, Ramoino, Calzia, Semeria, Verda ecc.Tuttora così numerosi nella capitale subalpina, soprattutto nella classe degli esercenti specializzatisi nel commercio degli olii, paste alimentari, pesci conservati ed in generale di quelle derrate comprese appunto lassù sotto la denominazione di "generi di riviera" >(ved. nota n.2)

Ricordo che ai tempi in cui comincio' questa ricerca, non si conosceva neppure dove ed in che periodo i trisnonni si sposarono. Fortunatamente le ricerche portavano a ritrovare l'atto di matrimonio presso il Comune di Pieve di Teco, che cosi' riporta:

Atto di Matrimonio n. -5- del 12-4-1885
In Pieve di Teco
e' stato celebrato il matrimonio tra:
Verda Giuseppe Giobatta Matteo di anni 27 negoziante residente a Torino
e
Calzia Maria Catterina di anni 24 negoziante residente a Pieve di Teco.

La lettura di questo atto porta ad ipotizzare che Giuseppe Matteo conoscesse Catterina per via dei suoi commerci, Catterina gia' nell'atto viene definita negoziante, magari una figlia di un grossista di olii o figlia di un proprietario di un frantoio dove Giuseppe Matteo si riforniva per la sua attivita' di commercio tra la Liguria e Torino.
Occorre ricordare a questo punto che il commercio non era capillare come oggi e la qualità dell'olio ligure, in special modo quello proveniente dalla valle di Oneglia era di qualità pregiata e richiestissimo dai Piemontesi. Per meglio chiarire la situazione commerciale di inizio secolo quest'altra citazione può essere utile :

<<.[...] Nel 1700 i nostri oliveti soppiantarono po` per volta prima i seminativi poi i vigneti tantochè la popolazione abbandonò il poco redditivo mestiere del caseificio e si dedicò completamente agli oliveti che rendevano molto per il continuo aumento del prezzo dell'olio e trascuravano il bestiame lattifero. Sul 1800 erano famose le squadre di muli che da Pontedassio e VillaGuardia partivano pel Piemonte carichi di otri, o "pelli" cioè pelli di capra conservate. La nostra valle costituiva la via più breve per trasportare l'olio in Piemonte ed era quindi la più battuta. Varie famiglie di Pontedassio apersero in Torino dei negozi d'olio e diventarono ricche Sovratutto si distinsero i fratelli Gandolfo detti Mori, dei quali due tenevano negozio in Torino, nel centro della vecchia città in Via San Tommaso, per la rivendita, l'altro il più vecchio ed il più abile stava a Pontedassio per la compera degli oli, mestiere assai delicato e difficile. In tale periodo di tempo il commercio si svolgeva alacre ed intenso a Pontedassio ed erano redditizi due mestieri che ora sono scomparsi: il pulitore di truogoli ed il soffiatore delle pelli di capra. La nuova strada carrozzabile aperta da Napoleone e finita nel 1825 apportò nuovi miglioramenti, perchè l'olio fu trasportato in seguito in Piemonte sui carri invece che a dorso di mulo. Furono costruttinuovi frantoi più ampi e potenti sulla strada carrozzabile [...]>>.(vedi nota n.3)
Tralasciando ora le citazioni tratte dai testi ( e di cui al fondo vi sono i riferimenti bibliografici), e ritornando alle notizie anagrafiche degli avi,in seguito alle ricerche condotte presso la Curia Vescovile di Albenga, si trovo' l'atto di nascita di Giuseppe Matteo che cosi' riporta:

Atto di Battesimo n. 5 del 1859
Addi' 19 marzo 1859 alle ore 5 di sera, nella parrocchia di S.M. Assunta
e' stato portato un fanciullo di sesso mascolino nato alle 6 di mattina
figlio di Giacomo Andrea Verda contadino, domiciliato in Villaviani
e Barbara Calzia contadina, domiciliata in Villaviani
cui posero il nome di Giuseppe Giobatta Matteo.
padrini: Matteo Barnato contadino domiciliato in Villaviani e
Apollonia Verda contadina domiciliata in Villaviani.

Le ricerche effettuate presso l'Archivio della Curia Vescovile di Albenga, portarono ulteriori sviluppi, si scopri' l'atto di morte di Andrea Verda, il cui nome risultante agli atti era in realtà Giacomo Andrea, che nacque a Villaviani il 22-3-1807 e morì sempre a Villaviani il 1-4-1900 e da cui risulta anche il nome di battesimo di suo padre : tale Giovanni Verda nato presumibilmente intorno al 1775 marito di Apollonia Bologna ( n.1771), che era originaria del paese confinante chiamato Villaguardia.

Atto di Morte del 1-4-1900 Parrocchia di Villaviani
Muore Verda Giacomo Andrea, di anni 93, nato a Villaviani (IM) il 22-3-1807
figlio del fu Verda Giovanni e della fu Bologna Apollonia
NOTE: marito e vedovo di Calzia Barbara

A questo punto della ricerca, si venne a conoscenza quasi per caso, anche dell'atto di morte di un fratello di Giacomo Andrea, tale Giovanni Verda.

Atto di Morte del 2-12-1855 Parrocchia di Villaviani
Muore Verda Giovanni, di anni 86, nato a Villaviani (IM) nel 1799
figlio del fu Verda Giovanni e della fu Bologna Apollonia
NOTE: marito di Lucco Anna Maria

Questo fratello di Andrea, tale Giovanni, è un soggetto poco significativo ai fini della ricerca, ma è lui il primo soggetto cui e' stato possibile associare dati certi ricavati dagli atti dell'Archivio Parrocchiale di Albenga, e riferibili al sec. XVIII. È il primo soggetto in pratica che può avere la certezza di essere inserito nello schema genealogico con data di nascita certa e non presunta indicante l'anno 1799. Queste piccole soddisfazioni alimentano il procedere della ricerca; non è da tutti poter affermare l'esistenza di antenati vissuti quasi 200 anni fa.
Continuando per quanto conosciuto sull'operato di Giuseppe Matteo si puòaffermare che l'attività commerciale offrisse buoni margini di guadagno in quanto negli atti di nascita dei figli, come attività esercitata dal padre viene indicato "commerciante", mentre in seguito , in altri atti ritrovati,viene indicato "benestante". Notizie ricavate dalla cugina Elisa Apra', discendente della prima figlia (Paola Verda), portano ad indicare come migliorate le condizioni economiche dei coniugi Verda che acquistarono una villa signorile in un luogo molto prestigioso sulla collina di Torino di cui per ora non è ancora certa l'ubicazione e l'indirizzo esatto; villa che comunque venne venduta quando la situazione economica peggiorò (potremmo supporre durante la prima Guerra Mondiale ). Di questi coniugi che come detto furono commercianti in Torino, e' stata tramandata una loro raffigurazione su di un dipinto che li ritrae circa a 40 anni, ne consegue che questi ritratti risalgono certamente alla fine del XIX secolo. Inoltre il sottoscritto e' anche venuto in possesso di un prezioso orologio a "Cipolla" del trisnonno Giuseppe Matteo che fu anche utilizzato dal figlio Augusto e poi dal nipote Giuseppe ( mio padre).
I figli che Giuseppe Matteo e Catterina Calzia ebbero furono quattro: Paola,Margherita, Augusto e Letizia.

Atto di Nascita n.1892 del 1886 Comune di Torino
Nasce Verda Paola Barbara Maria il 16-6-1886 alle ore 12
figlia di Verda Giuseppe Matteo, e di Calzia Catterina

Di Paola e Margherita si può affermare come fossero state educate rigidamente, cosa che traspare ancora oggi dai racconti dei discendenti; Paola da giovane nutriva una fede profonda e intendeva diventare suora di clausura ma inseguito la vocazione si spense e si sposò con Enrico Aprà( 1870-1932); Margherita invece si sposò con un impiegato del negozio del padre, tale Angelo Ramella (1874-1971); dell'ultima nata Letizia (1888-1906), purtroppo si sa che morì in giovane età per una causa così banale da sembrare ridicola: indigestione di frutta.

Atto di Nascita n.2793 1a parte del 1887 Comune di Torino
Nasce Verda Margherita Barbara Maria
nata alle ore 01.00 in Torino il 30-8-1887
figlia di Verda Giuseppe , e di Calzia Catterina


Atto di Nascita n.3915 del 1888 Comune di Torino
Nasce Verda Letizia Barbara Maria il 2-12-1888 alle ore 12
figlia di Verda Giuseppe , e di Calzia Catterina

Dell'unico figlio maschio, che risponde al nome di Augusto, è rilevante notare l'uso di allora di assegnare i secondi nomi in base ai nomi di battesimo dei nonni, infatti Augusto si chiamava anche Andrea Nicola , esattamente i nomi del nonno paterno e di quello materno.

Atto di Nascita n. 189 del 1893 Comune di Torino
Nasce Verda Augusto Andrea Nicola
figlio di Verda Giuseppe Matteo, e di Calzia Catterina,

Di Augusto ( 1893-1946) si conoscono abbastanza bene le sue vicende e di come l'educazione rigida e spartana forgiò in lui l'esigenza di intraprendere la carriera militare. Rivestì i gradi di tenente nella I Guerra Mondiale alla fine della quale fu promosso capitano. Dopo il congedo, si trasferì a Rivoli e volle aprire un piccolo ristorante sulla collina di Rivoli: il "Ristorante Verda" ancor oggi un caro ricordo di molti rivolesi. In questo periodo, per via del suo passato militare gli fu conferito l'incarico di presidente della Associazione Nazionale ex Combattenti Guerra 1915-18; partecipò così attivamente alla vita pubblica della Citta di Rivoli da essere investito successivamente anche dell'incarico di Capo della Milizia Rivolese. Con l'inizio della II Guerra Mondiale fu richiamato sotto le armi e combattè valorosamente in Libia terminando la guerra con i gradi di Maggiore. Morì a soli 53 anni.

Atto di Morte n.5 del 13-1-1946 Comune di Rivoli
nella casa in Via al Pozzetto n.1
Muore Verda Augusto di anni 52 esercente,
figlio di Verda Giuseppe Matteo, commerciante e di Calzia Catterina
Note: coniugato con Dentelli Lea

Augusto quando era allievo dell'Accademia Militare frequentando i corsi a Modena conobbe sua moglie Lea Dentelli ( 1896-1964 ) e si sposarono a Parma nel 1917. Si racconta che fossero una coppia molto affiatata. Dal loro matrimonio nacquero numerosi figli : Carlo, Giuseppino, Caterina, Bruno, Giuseppe, Letizia e Anna. Di essi si e' richiesto l'estratto di nascita nei rispettivi comuni e si riportano pertanto sinteticamente le informazioni raccolte:

Atto di Nascita n.1282 del 20-5-1918 Comune di Torino
Alle ore 23.30, nasce Verda Carlo Giuseppe Augusto
figlio di Verda Augusto, e di Dentelli Lea

Atto di Nascita n.2044 Uff.2 parte 1 del 1919 Comune di Torino
Nasce Verda Giuseppe Luigi Bruno il 15-9-1919 alle ore 5.00
figlio di Verda Augusto, e di Dentelli Lea
Atto di Nascita n.134 del 1920 Comune di Rivoli
Nasce Verda Caterina Elisa Lea il 9-11-1920 alle ore 19.00
figlia di Verda Augusto di anni 27, Benestante e di Dentelli Lea, agiata.
Atto di Nascita n. 15 del 1922 Comune di Rivoli
Nasce Verda Bruno Nicola Angelo il 2-2-1922
figlia di Verda Augusto, possidente e di Dentelli Lea

Atto di Nascita n. 19 del 1926 Comune di Rivoli
Il 21-1-1926, alle ore 23.30, nasce Verda Giuseppe Augusto
figlio di Verda Augusto, e di Dentelli Lea

Atto di Nascita n. 203 del 1930 Comune di Rivoli
Il 10-8-1930, alle ore 23.15, nasce Verda Letizia Costanza Maria
figlio di Verda Augusto, e di Dentelli Lea, agiata

Atto di Nascita n. --- del 1933 Comune di Rivoli
Il 19-8-1933, alle ore 8.00, nasce Verda Anna Maria Alma
figlio di Verda Augusto, possidente e di Dentelli Lea, agiata

Cerchiamo ora di ripercorrere, per quanto possibile, una breve traccia di quanto conosciuto, trasmesso oralmente o recuperato da varie fonti relativamente a questi soggetti.
Carlo, il primogenito, fu aviatore pluridecorato nella seconda Guerra Mondiale, arruolato nel gruppo denominato "Quarto Stormo Caccia"; nella vita civile svolse l'attivita' di insegnante prima e in tempi successivi di imprenditore nel campo dell'arredamento. Carlo sposo' poi in seconde nozze Germana Brizio. Le sue imprese ardimentose durante la guerra gli valsero anche alcune citazioni in testi e libri dedicati alle imprese del Quarto Stormo Caccia; alcuni libri riportano le sue avventure, ma non si sono ancora recuperati, viceversa da uno in particolare e' stata tratta questa citazione :

[...]Gli uomini si riposarono un poco e all'alba si rimettono in moto per arrivare a Brindisi ed a Lecce, dove sono i loro areoplani. ci sono tutti meno uno che e' rimasto a fare il fantasma sull'areoporto di Gioia del Colle, in mezzo ai tedeschi che si sono scatenati e stanno devastando e depredando tutto cio' che e' rimasto. Quell'uomo e' il sergente pilota Verda al quale non andava giu' di dover abbandonare nella cava l'autobus seminuovo. Tra la confusione generale, rischiando la cattura da parte dei tedeschi, sostituisce le gomme, si mette al volante, e via sotto il naso di tutti con il suo 626 seminuovo, e questa sera e' arrivato qui anche lui.>(vedi nota n.26)

Giuseppino morì prematuramente a soli due anni.
Caterina che da tutti è sempre stata chiamata "Rinella"; erano suoi i ritratti dei bisnonni (Giuseppe e Catterina) che poi ha donato al sottoscritto.
Bruno, che aveva nel sangue la passione per il mare e che a soli 16 anni si arruolò volontario nella Marina perdendo tragicamente la vita sul cacciatorpediniere "Bombardiere" nel 1942, Cio' risulta pure dall'atto di morte che non e' reperibile in quanto risulta "disperso in mare". Proprio a ricordo di Bruno e della sua prematura scomparsa, lo si volle ricordare ponendo al sottoscritto il suo nome.
Letizia che certamente porta in ricordo il nome della zia paterna deceduta in giovane età, e che tutti chiamano "Nini" e che si sposo' con Raffaele Fontana. Purtroppo anche lei oggi scomparsa.
Anna l'ultima nata, prematuramente scomparsa, si dice che fosse una donna molto dolce e di fine bellezza; si sposo' con Franco Depaoli.
Infine Giuseppe Verda, il maschio più giovane della famiglia, soggetto di cui per ovvie ragioni ci soffermeremo maggiormente essendo il nonno paterno dei soggetti base.
Egli da piccolo era un "Balilla" ( e vi e' ancora la baionetta che il bimbo roteava durante le manifestazioni). Frequento' le scuole elementari presso l'unica scuola elementare di Rivoli in Via Arnaud, (esattamente dove oggi stanno frequentando i suoi nipoti Federico e Filippo chissa' se nella stessa aula o nello stesso banco ?).
Raggiunti 18 anni, si era in pieno periodo di guerra, ed egli si arruolo' volontario nella Milizia, nei cosiddetti Battaglioni "M", svolse anche alcune operazioni notturne pericolose ricercando eversivi e partigiani nel Biellese.
Successivamente svolse parecchie attivita' ma quando decise di sposarsi con Chiri Amalia, accetto' di buon grado anche un lavoro faticosissimo presso una fonderia. Successivamente cambio' attivita' e divenne operaio presso la fabbrica di automobili "Lancia". Ma questo lavoro pur offrendogli margini per vivere dignitosamente e mantenere la moglie e la primogenita Maria Augusta non lo soddisfaceva dal punto di vista professionale. Egli infatti era desideroso di trovare un lavoro autonomo o comunque che gli consentisse di realizzarsi, e quando se ne presento' l'opportunita' cambio' professione e divenne rappresentante di una ditta che produceva fiori artificiali ( Milanesio) e poi successivamente si trasferi' a lavorare a Milano presso un'altra azienda, la F.lli Castiglioni.
Si sposò quindi con Amalia Chiri ed ebbe due figli : Maria Augusta e Gianbruno.
La primogenita Maria Augusta (n. 1952) porta infatti il nome derivante dal ricordo della nonna materna ( Maria) e del nonno paterno (Augusto) svolge ad oggi la professione di insegnante, si e' sposata con Renato Gri e dalla loro unione sono nati due figli, rispettivamente Maurizio e Daniela.
Il secondogenito Gianbruno (n. 1961) sposo' sua moglie Sonia Guerrini il 15- aprile 1989 a Pianezza e dalla loro unione nacquero due figli maschi; sono infatti loro che hanno fatto scattare la molla di questa ricerca ed è doveroso nominarli: Federico e Filippo, nati a Moncalieri, rispettivamente il 19 maggio 1992 ed il 13 agosto 1993.

Non appena mi giungeranno o ritrovero' nuove informazioni sara' mia cura aggiornare e migliorare questo mio scritto. Per ora i discendenti e gli avi sono ancora così vicini a noi, anche se alcuni sono purtroppo deceduti, che mi riservo di riportare fatti ed aneddoti prossimamente.

Il primo aggiornamento purtroppo descrive la triste perdita di Giuseppe Verda nonno dei soggetti base avvenuta il 2 febbraio 2002.



per informazioni:

gianbruno.verda@virgilio.it