Cap. 4 - Le parentele "affini" della famiglia Verda


Lo studio delle parentele affini è risultato particolarmente laborioso ma nelcontempo le informazioni emerse riferitesi a queste famiglie sono risultate estremamente interessanti; la storia delle famiglie affini scaturisce dal semplice fatto che qualche soggetto componente si e' coniugato con un parente del ramo genealogico in linea retta, occorre a questo punto ricordare che la parentela è il vincolo naturale checollega tutti i discendenti da un capostipite comune, mentre l'affinità è ilvincolo giuridico che con il matrimonio si instaura fra una persona ed i parenti del coniuge.

Nel narrare fatti ed aneddoti per ora emersi sulle famiglie affini al ramo genealogico dei "Verda" si seguirà per chiarezza di esposizione il procedimento inverso di quello utilizzato nell'esposizione fatta precedentemente e relativa ad ogni ramo cognominale.
Anzichè partire dal soggetto più antico di cui si sono trovate tracce e discendere fino ai soggetti base, si partirà da questi ultimi descrivendo le notizie in modo ascendente; quando si incontrerà un ramo affine lo si percorrerà anch'esso facendo riferimento al cognome stipite di questo filo genealogico.
Non di tutti i soggetti si è in grado attualmente di percorrere l'intera vita, per alcuni tenteremo comunque di tracciare un brevissimo riassunto della loro vita.
Dopo queste annotazioni di carattere generale affronteremo ora le informazionie le notizie riguardanti i singoli personaggi di ogni ramo di parentela. Occorre innanzitutto premettere che i dati raccolti si dividono in due categorie: la prima sulle notizie derivanti dall'analisi degli atti e dei certificati anagrafici, (atti di battesimo, di morte, di matrimonio ecc.) ricercati, visionati e catalogati; la seconda che riguarda le notizie di contorno ma molto significative operate in vita dai soggetti, gli aneddoti lo stile di vita, le azioni ecc. che derivano dall'analisi e dalla comparazione dei dati anagrafici precedenti e che potranno descrivere congetture, ipotesi di azioni o relazioni tra gli avi. E' proprio per non perdere queste annotazioni che viene compilata questa parte, che in sintesi possiamo riassumere con il motto: " per non dimenticare".
Per chiarezza, e per comprendere meglio tale documento, anzichè elencare in appendice tutti gli atti ritrovati, si è preferito inserirli man mano nella descrizione; ciò complica leggermente la lettura del testo ma consente una visione piu' chiara e dettagliata sui riferimenti anagrafici.
Si è poi prodotto e rappresentato uno schema molto utile nella rappresentazione delle parentele affini, e che consente una facile lettura. Questo elenco è strutturato in modo che al cognome principale viene associato nell'ultima posizione a destra il soggetto che ha contratto matrimonio con l'antenato più remoto scoperto; i cognomi sono quindi suddivisi per ora in otto colonne che altro non sono che le generazioni riferite ai soggetti base ; poi proseguendo verso sinistra si arriva man mano al cognome più vicino a noi , tanto per intenderci le generazioni più basse come numero di grado. Analogamente, con lo stesso criterio ma partendo da una posizione successiva, vengono rappresentati i rami materni di ogni filo genealogico.
Nella lettura occorrerà sempre averlo presente e consultarlo ogni qualvolta insorgano dubbi per avere una quadro sempre chiaro del succedersi delle parentele affini che, quando si arriva alla quarta o quinta generazione, certamente è molto complicato da seguire. Prima di procedere oltre è d'obbligo un tentativo di spiegazione sul motivo per cui molti coniugi presentano lo stesso cognome. La causa per cui i nomi tra coniugi sono spesso omonomi e' da ricercarsi nel motivo che all'inizio del secolo le comunità erano piccole e sovente ci si sposava tra parenti o se non parenti appartenenti comunque allo stesso ramo cognominale.

1) La famiglia Chiri (terza generazione)

La famiglia Chiri risulta collegata al ramo principale dei Verda a seguito del matrimonio contratto tra Giuseppe Verda con Amalia Chiri, avvenuto a Rivoli nel luglio del 1950. La "nonna" Amalia, figlia di Giovanni Chiri e di Maria Bosio nacque in Alpignano il 31-1-1922, purtroppo rimase già nel primo anno di vita orfana di madre e così il padre Giovanni superando con difficoltà il grande dolore, collocò la piccola Amalia presso una balia che abitava vicino alla loro abitazione. La piccola crebbe felice non accorgendosi quasi della mancanza dell'affetto materno in quanto l'inserimento a pieno titolo nella famiglia della balia,l'acquisizione dei nuovi fratelli, i giochi e la spensieratezza di una bimba fecero il resto. Purtuttavia a cinque anni fu trasferita in un collegio di suore per frequentare le scuole elementari. Dopo poco Giovanni si risposò con Giuseppina Mosi (1891-1957) che riempì col proprio amore i vuoti affettivi della piccola Amalia, la quale dopo gli studi obbligatori frequentò con ottimi risultati le scuole cosiddette "commerciali" ed appena terminatele si impiegò presso una locale ditta che realizzava casseforti. Questa situazione si mantenne tale per tutta l'orribile parentesi della seconda Guerra Mondiale. All'età di 27 anni conobbe Giuseppe Verda il quale, come ci è stato sempre raccontato, già dal primo appuntamento le comunicò l'intenzione di sposarla; cosa che avvenne il 13-7-1950 nella parrocchia di San Bartolomeo in Rivoli. Dopo poco nacque la primogenita Maria Augusta Verda (da notare anche qui l'usanza di assegnare i nomi dei cari estinti; infatti Maria era il nome della nonna materna ed Augusta la trasposizione al femminile del nome del nonno paterno). Dopo una lunga parentesi di circa 10 anni nacque il secondogenito Gianbruno Verda.
Percorrendo quindi a ritroso il ramo genealogico dei Chiri, il padre diAmalia, Giovanni Chiri era un uomo, che a detta di molti, possedeva una straordinaria intelligenza ed una grande bontà d'animo.

Atto di Nascita 15-9-1893
Comune di Alpignano
nella casa posta in Via Pascheretto 5 Nasce Chiri Giovanni Agostino
padre : Chiri Giuseppe fu Agostino di 39 anni domiciliato in Alpignano Agricoltore
madre: Sanmartino Teresa sua moglie contadina

Egli venne chiamato alle armi per la prima Guerra Mondiale nel corpo degli Alpini e si distinse per un'azione che rimase famosa negli annali militari con il nome di "presa del Monte Nero", ove insieme ad un manipolo di uomini nella notte del 16-6-1915, riuscirono a sorprendere in un attacco all'arma biancale vedette Austriache e ad impossessarsi delle strategica cima dell'omonimo monte. Per questo atto di eroismo gli fu assegnata una medaglia di bronzo al valore militare che così riporta:

Ministero della Guerra Segretariato Generale Il Luogotenente Generale di S.M. il Re con suo Decrreto in data del 3-dicembre 1915
Visto il Regio Viglietto 26 marzo 1883
Visto il Regio Decreto 25 maggio 1915 n. 753
Visto il Regio Decreto 8 dicembre 1887 n. 5100 sulla proposta del Ministro Segretario di Stato per gli affari della Guerraha conferito la medaglia di bronzo al valor Militare al:
Soldato del terzo Reggimento Alpini Chiri Giovanni da Alpignano (Torino) matr. 62420.
Sempre tra i primi nell'attacco di sorpresa del MonteNero
dava prova di grande coraggio cooperando efficacemente a superare le resistenze dei nemici.
Monte Nero 16-giugno 1915
Roma 12 agosto 1916

Nelle ricerche successivamente effettuate, si riusci' a recuperare presso l'Archivio di Stato di Torino, il foglio matricolare di Giovanni. In esso vengono riportate tutte le annotazioni che hanno riguardato il soggetto durante il proprio periodo di leva iniziate nel 1914 e purtroppo continuate con la "ferma" in quanto l'Italia era entrata in guerra.

matricola : 62420
nome : Giovanni Chiri Agostino
classe : 1893.
Nella parte relativa ai dati e contrassegni personali vengono cosi' descritti:
Figlio di Giuseppe e di Sanmartino Teresa
nato il 15 settembre 1893 a Alpignano, nel circondario di Torino.
statura : 1.68
torace : 0.80
capelli : castani lisci
occhi : grigi
colorito roseo
dentatura sana
arte o professione : meccanico
sa leggere : Si
sa scrivere : SI
ha estratto il numero 119 nella leva del 1894 quale iscritto nel comune di Alpignano
Mandamento di Pianezza
Circondaro di Torino.

Soldato di leva 1° categoria, classe 1894 quale rivedibile della classe 1893.
chiamato alle armi e giunto li 7 settembre 1914
ha lasciato in congedo illimitato il 1 luglio 1918
tale nel 3 Reggimento Alpini (Batt. Exilles) li 8 settembre 1914
Caporale in detto 15 luglio 1915
Trattenuto alle armi per mobilitazioneil 1 gennaio 1915
Caporale maggiore in detto il 31 marzo 1916
Sergente in detto il 31 maggio 1916
tale in territorio dichiarato in stato di guerra li 23 maggio 1916
tale nel 4° Reggimento Alpini Batt. Cervino li 31 gennaio____
Nella parte ove vengono descritte le Campagne , le azioni di merito ecc. vi e' trascritto:
Decorato della medaglia di bonzo al valor militare perche' : sempre tra i primi nell'attacco di sorpresa di Monte Nero, dava prova di grande coraggio cooperando efficacemente a superare ;le resistenze dei nemici. Monte Nero 16-6-1917. (Decreto Luog. le del 3 dic. 1915.
Ferita d'arma da fuoco al piede destro nel combattimento di Monte Merzli li 9-10-1915 come da verbale del cons. d'amm. ne 30-8-1917.Inoltre Compaiono poi 3 timbri che riportano: CAMPAGNA DI GUERRA 1915 -CAMPAGNA DI GUERRA 1916 - CAMPAGNA DI GUERRA 1917

Si evidenzia pertanto come fosse stato arruolato nel 1915 e come si fosse dovuto fermare sotto le armi per 3 anni.
Dopo la brutta parentesi della guerra tornato a casa esercitò la professionedi operaio specializzato e successivamente di capo reparto in un'officinameccanica. Conosciuta la sua prima moglie Maria Bosio, si sposò in Alpignanoma purtroppo, come visto prima, fu un matrimonio sfortunato in quanto, dopo ilparto, nei quaranta giorni di puerperio, Maria si ammalò e morì dopo pocotempo lasciando la neonata ed il giovane marito affranti.Pur essendo nativo di Alpignano, Giovanni, dopo il secondo matrimonio con Giuseppina Mosi nel 1930 sitrasferì per motivi di lavoro nel comune di Rivoli con molti sacrifici acquisto' un terreno (una vigna ) nella località chiamata Borgonuovo, piccola frazione posta sottoil Castello di Rivoli (di questo acquisto si è tramandata oralmente la cifra necessaria, che era pari a 400 lire di allora ). Successivamente costruì un'abitazione che ampliata e modificata negli anni '60 è attualmente la dimoradella nonna Amalia e della famiglia di Maria Augusta Verda.
Giovanni fu il 4° di 13 fratelli nati, di cui sopravvissero solo in 10 oltrela tenera età. Una famiglia numerosa che, riassumendo cronologicamente, partedalla primogenita Lucia Teresa (1884,) prosegue con Gaetano, Maria Teresa,Giovanni, Amalia, Battista, Giuseppina, Candida, Emilio e si conclude conErnesto (1909) Solo per alcuni di questi soggetti per ora si è ritrovata qualcheinformazione, o tramandata a viva voce dai racconti, o dalle sole letturedegli atti anagrafici per ora in possesso.
Lucia Teresa Chiri naque in Alpignano l'1-2-1864 non si hanno molteinformazioni tranne il diminutivo con cui la chiamavano:"Ciotà". Per ora siè scoperto che partì emigrante negli Stati Uniti ad inizio secolo con suomarito il cui cognome è sconosciuto ma di nome è ricordato come Giuseppe. Ebbeuna figlia a cui pose il nome di Teresa.

Atto di Nascita 1-2-1884 Comune di Alpignano
nella casa posta in Via Pascheretto5 Nasce Chiri Lucia Teresa
padre : Chiri Giuseppe fu Agostino di anni 29 domiciliato in Alpignano, Agricoltore
madre: Sanmartino Teresa fu Antonio di anni 20 , contadina
Gaetano Chiri nacque sempre in Alpignano l'8-10-1886 si sposò con AnnaAntonietta Varale nel 1913 e dalla loro unione nacque il figlio Dante. Anchequesta famiglia si trasferì in America ad inizio del secolo.

Atto di Nascita 9-10-1886 Comune di Alpignano
nella casa posta in Via Pascheretto 5 Nasce Chiri Gaetano
padre : Chiri Giuseppe fu Agostino di anni 32 domiciliato in Alpignano Agricoltore
madre: Sanmartino Teresa fu Antonio di anni 23
con atto n. 11 del 10-7-1913 sposa in Alpignano Varale Antonia Anna

Maria Teresa Chiri nacque in Alpignano il 9-4-1888 conobbe suo marito ErnestoLenzi di Bologna e lì si trasferì; ebbe due figli Renato e Olga. Si spense il26-1-1972 a Bologna.

Atto di Nascita 9-4-1888 Comune di Alpignano
nella casa posta in Via Pascheretto 5 Nasce Chiri Maria Teresa
padre : Chiri Giuseppe fu Agostino domiciliato in Alpignano Agricoltore
madre: Sanmartino Teresa fu Antonio
sposa Lenzi Ernesto il 15-8-1920 in Alpignano

Di Amalia Chiri che era la madrina di battesimo della nonna Amalia, non si è ritrovato l'atto di nascita, ma da fonti certe, risulta essere nata il17-3-1865 conobbe suo marito Vittorio Bugnano, si sposarono ed ebbero un figlio, Renato Bugnano.
Battista Chiri invece, sposò Clelia Fantino e dalla loro unione nacqueroLiliana e Tarcisio Chiri.
Giuseppina Chiri sposò tale Ettore Vitrotti ed ebbero due figlie: Riccarda e Nella, quest'ultima già deceduta.
Candida Chiri, che lavorava presso lo stabilimento della Philips in Alpignano; rimase nubile.
Emilio Chiri svolgeva la professione di collaudatore, studiò come autodidatta, fu un uomo colto e determinato. Aveva una profonda fede politica che lo aiutò a superare i difficili anni di dittatura fascista. Divenne sindaco del comunedi Alpignano il 31 3-1946; morì purtroppo molto giovane a soli 46 anni. Con il suo nome è stata assegnata una via nello stesso comune. Un articolo ed una ricerca effettuata recentemente traccia il contorno delle sue azioni:<< .. Emilio nacque l'8-11-1902, primo sindaco della libertà. Nel `27denunziato come sovversivo fu messo in carcere e vi restò fino al 1933. Dopopochi mesi di libertà perquisito e trovato in possesso di fogli di propagandacomunista fu di nuovo messo in carcere per altri 5 anni. Come sindaco eraattivo e calmo. Ateo convinto non metteva mai piede in chiesa >>.
Ernesto Chiri nacque anche lui in Alpignano svolgeva la professione ditornitore meccanico, si sposò con Maria Meotto ed ebbe una figlia:Duilia.
Procedendo ora sempre a ritroso per elencare le informazioni conosciute dei soggetti di questo ramo, ed analizzando l'atto di matrimonio tra GiuseppeChiri e Maria Teresa Sanmartino si possono trarre molte utili informazioni:

Atto di Matrimonio n. 3 del 24-2-1883 Alpignano
sposi:Chiri Giuseppe di anni 29 e Sanmartino MariaTeresa di anni 20
Sposo: Agricoltore, figlio del fu Agostino di anni 56 e di
Lucia Lucco, donna di casa in vita e residente in Alpignano
Sposa : Filatrice in setanata a Torino(Grugliasco) figlia del fu Antonio,Agricoltore,
e di BlandinoGiuseppa, donna di casa
l'attodi nascita è autenticato dal vicario di Pozzo Strada

La prima ad esempio sull'attività che Giuseppe svolgeva:agricoltore, (lo sideduce dall'attività svolta nei vari atti da quello del suo matrimonio e daquelli di nascita dei suoi figli); e seconda, di estrema importanza legeneralità dei suoi genitori: Agostino, già deceduto alla data del matrimoniodi Giuseppe e Lucia Lucco, ancora in vita. Ricavando la data di nascita dei due genitori partendo dall'età che essi avevano alla data del matrimonio siottiene rispettivamente: Agostino Chiri nato nel 1827 e Lucia Lucco nel 1828;da notare anche qui l'usanza di porre il nome del padre defunto, infatti ilquarto figlio Giovanni Chiri come secondo nome portava pure Agostino. Purtroppo per ora non si sono ritrovati atti e notizie su di Agostino. Si sonoritrovati invece gli atti di morte di Giuseppe e di sua madre Lucia:

Atto di Morte n. 28 del 6-8-1916 Comune di Alpignano
nella casa in Via Sala 7Muore Chiri Giuseppe di anni 62 contadino
figlio di Chiri Agostino e di Lucco Lucia
coniugato con Sanmartino Teresa

Atto di Morte n. 51 del 1878 Comune di Alpignano
Muore Lucia Lucco di anni 50 contadina, nata ad Alpignano
coniugata con Agostino Chiri

Ora a seconda della famiglia affine un breve elenco delle famiglie coinvolte. Non di tutte si era a conoscenza di qualche aneddoto, ma quanto conosciuto e' stato riportato:

2) - La famiglia Dentelli (quarta generazione)

La famiglia Dentelli risulta collegata al ramo principale dei Verda a seguito del matrimonio contratto tra Lea Dentelli (1896)e Verda Augusto (1893). Lea era nata a Parma da Dentelli Carlo (1867) e Del Giudice Elisa (1870).
Lea era quindi nata a Parma e conobbe suo marito Augusto che stava frequentando l'Accademia Militare a Modena. Non sappiamo per quale fortuito caso si conobbero tuttavia la vicinanza tra Modena e Parma potrebbe far aumentare le occasioni di incontro mondano (teatro, opere, concerti) svolti in quell'epoca e che determinarono la conoscenza dei due.

Atto di Matrimonio n. ____ del 13-08-1917 Parma
sposi:Verda Augusto di anni ____ e Dentelli Lea di anni ___
sposo :nato a Torino il 13-1-1893 figlio di Giuseppe Matteo di anni ____ negoziante
e di Calzia Catterina, benestante nata
sposa : nata a Parma il 114-3-1896 figlia di Dentelli Carlo di anni ____ albergatore
e di Elisa Del Giudice di anni ___,

Nel corso delle ricerche si sono pure recuperati gli atti di nascita di Lea e dei suoi fratelli che rispettivamente erano: Alma, Bruno e Bianca
Inoltre risulta dagli atti che il padre di Lea svolgeva l'attivita' di albergatore, cosa evidenziata pure dall'atto di matrimonio di Lea.

Atto di Nascita n. ____ del 14-3-1896 Parma
nasce: Dentelli Lea
figlia di Carlo Dentelli di anni ___ albergatore e di
Elisa del Giudice di anni ___ ostessa.


Dalla lettura di questo atto risulta anche prendere forma il nome della moglie : Elisa Del Giudice. che da note verbali trasmesse dovrebbe essere una famiglia originaria di Altamura in Puglia.

3 ) - La famiglia Bosio (quarta generazione)

La famiglia Bosio risulta collegata al ramo paterno dei Chiri a seguito delmatrimonio tra Maria Bosio con Giovanni Chiri avvenuto in Alpignano nel 1921. Maria Bosio era l'ultimogenita dei sei figli nati dall'unione di Paolo Bosiocon Francesca Bertino.

Atto di Matrimonio n. 11 del 26-12-1879 Alpignano
sposi:Bosio Paolo Francesco Luigi di anni 29 e BertinoFrancesca di anni 21
sposo :nato a Pianezza il 28-02-1859 figlio di Bosio Francesco di anni 59 contadino
e di Franchino Teresa, contadina nata
sposa : nata a Usseglio il 9-7-1858 figlia di BertinoGiuseppe di anni 61
e di Cibrario Rocchietti Domenica di anni 60, contadina

Gli atti ed i certificati anagrafici per ora recuperati dei soggetti relativia questa famiglia portano alle seguenti considerazioni: le informazionisull'attività in vita dei cinque fratelli di Maria Bosio sono piuttostoscarse. anche perchè ella morendo in giovane età ridusse di conseguenza leinformazioni che via via si tramandano.Domenica Bosio fu molto vicina alla piccola nipote Amalia Chiri quando comericordato precedentemente rimase senza madre a meno di un anno di vita, diquesta zia di Amalia si può solo citare che si sposò con Giovanni Pessana di professione taxista, (attività che all'inizio del secolo era indice di una buona stabilità economica in quanto era necessario disporre delle risorse perl'acquisto di una vettura allora rarissima). Dalla loro unione nacquero duefigli, Attilio e Piera attualmente già deceduti
Atto di Nascita n. 28 del 3-5-1884 Comune di Alpignano
nella casa in vic. Valdellatorre 5Nasce Bosio Domenica Olimpia
figlia di Bosio Paolo fu Francesco di anni 25, mugnaio
e di Bertino Francesca di Giuseppe
NOTE: sp. in Torino 16-09-1905 Pessana (Roberto)

Edoardo ed Arturo Bosio: Da alcune foto ritrovate si possono dedurre etracciare dei labili segni di attività: essi sono ritratti in tenuta damuratori o carpentieri mentre realizzano una costruzione; ciò fa ipotizzare laloro professione. Edoardo inoltre si sposò con Maddalena Alciati nel 1913 lacui provenienza non è nota e dalla loro unione nacque Duilia Bosio che pursposandosi non ebbe prole, ed attualmente risulta già deceduta.


Atto di Nascita del 24-6-1886 Comune di Alpignano
nella casa in vic. Valdellatorre 5Nasce Bosio Edoardo Silvio
figlio di Bosio Paolo fu Francesco di anni 27, mugnaio
e di Bertino Francesca di Giuseppe
NOTE: sposa Alciati Maddalena il 12-10-1919

Atto di Nascita del 5-12-1890 Comune di Alpignano
nella casa in vic. Valdellatorre 5
Nasce Bosio Arturofiglio di Bosio Paolo fu Francesco
e di Bertino Francesca di Giuseppe

Di Angela Bosio si conoscono solo le generalità di suo marito : BernardinoPeirone si sposarono in Alpignano nel 1919 ed il loro figlio Ferruccio è,stato l'unico nato dalla coppia. Ferruccio si sposo' con Candina ___ ed ebbero due figlie.

Atto di Nascita n. 6 del 24-6-1886 Comune di Alpignano
nella casa in vic. Valdellatorre 5Nasce Bosio Angela
figlia di Bosio Paolo fu Francesco di anni 33, garzone mugnaio
e di Bertino Francesca di Giuseppe
NOTE: sposa Peirone Bernardino muore in Torino l'1-4-1952

Di Camillo si conosce solo il nome di battesimo di sua moglie: tale Luisa eneppure le sue date di nascita e morte.

Atto di Nascita del 23-1-1895
Comune di Alpignano nella casa in Alpignano
Nasce Bosio Camillo Alfonsofiglio di Bosio Paolo e di Bertino Francesca

Di Maria Bosio si è già accennato purtroppo alla sua prematura scomparsa adappena 22 anni. Con certezza si sposò con Giovanni Chiri nel 1921 e di leirimangono alcune foto che la ritraggono in compagnia del marito in cui lagiovane età e la finezza dei suoi lineamenti confermano la bellezza che pertradizione di lei si ricorda. Per completezza di esposizione la data di morteprecisa risulta essere il 27-7-1922 e riposa nel Cimitero Generale di Torino.

Atto di Nascita del 5-9-1899 Comune di Alpignano
nella casa in vic. Valdellatorre 12
Nasce Bosio Mariafiglia di Bosio Paolo fu Francesco di anni 40, mugnaio
e di Bertino Francesca di Giuseppe

Confrontando le informazioni derivate dagli atti di nascita riportati prima sulla nascita dei sei figli di Paolo Bosio ricaviamo alcune osservazioni : laprima sulla professione esercitata dal padre in quanto in quasi tutti gli atti di nascita la professione indicata era "garzone mugnaio" o "mugnaio" e sempre come "mugnaio" viene contrraddistinto nell'atto di morte, quindi si può presumere che Paolo Bosio abbia lavorato inizialmente come garzone in un mulino e successivamente ne sia diventato proprietario. La seconda è sugli spostamenti di residenza i primi cinque figli nacquero in Alpignano, vicolo Valdellatorre 5 mentre l'ultimogenita Maria nacque in vic. Valdellatorre 12. Sarebbe interessante scoprire se lo spostamento di numero civico è solo un aggiornamento toponomastico o se la famiglia mutò effettivamente casa; in ognimodo egli morì in un luogo ancora diverso: Via San Giacomo 7, sempre in Alpignano.

Atto di Morte n. 20 del 24-5-1917 Comune di Alpignano
nella casa in Via San Giacomo 7Muore Bosio Paolo di anni 58 mugnaiofiglio di fu Bosio Francesco
e di fu Franchino Teresa vedovo di Bertino Francesca

Percorrendo quindi a ritroso il ramo genealogico dei Bosio, come risultadall'atto di matrimonio, già riportato, il padre di Paolo Bosio risponde al nome di Francesco Bosio mentre la madre risulta essere tale Franchino Teresa. Di Francesco Bosio si hanno invece notizie più certe derivanti dal ritrovamento del suo atto di morte. Egli era nato a Pianezza nel 1810, svolgeva il mestiere di contadino, si sposò con Teresa Franchino, all'incirca nel periodo che intercorre tra il 1824 (14 anni dopo la sua nascita) ed il 1858, (qualche mese prima della nascita del loro figlio Paolo). Questo è l'intervallo di tempo in cui effettuare le successive ricerche per recuperare l'atto di matrimonio con sua moglie Teresa Franchino. Altre informazioni si ricavano dall'atto di morte di Francesco.

Atto di Morte n. 31 del 9-7-1869 Comune di Alpignano
Muore Bosio Francesco di anni 59 nato in questi luoghi
figlio del fu Bosio Stefano
e di Coda Francesca
sposato con Franchino Teresa fu Antonio

Una prima contraddizione nasce dal calcolo della sua data di nascita; calcolandola per verifica sia dall'atto di morte (data dell'atto -59anni)=1810; e quella ricavata dall'atto di matrimonio del figlio (datadell'atto -59 anni)= 1820. In realtà ciò è spiegabile dalla superficialità con cui i parroci descrivevano le informazioni o meglio come i soggetti che rispondevano alle domande dei parroci erano a quel tempo pressoché analfabeti. In breve quando si sposarono Bosio Paolo e Bertino Francesca, il padre di Paolo, Francesco era già deceduto all'età di 59 anni ma il parroco non lo specificò come defunto usando il "fu", ecco il perchè della discrepanza di dati. L'antenato più antico del ramo Bosio risulta quindi essere "originario di questi luoghi" (quindi nei comuni di Pianezza o di Alpignano.) Il suo nome risulta appunto essere quello di Stefano Bosio nato approssimativamente 20 anni prima della data di nascita di suo figlio Francesco e quindi all'incirca nel 1790.

4) - La famiglia Calzia (quinta generazione)

La famiglia Calzia risulta essere collegata al ramo principale dei Verda a seguito del matrimonio contratto tra Calzia Catterina con Giuseppe Matteo Verda, avvenuito a Pieve di Teco il 12- aprile 1885.
Di questa famiglia ad oggi e' pervenuto solo un ritratto di Catterina, mentre risultano noti in quanto ricavati dagli atti recuperati i nomi dei suoi genitori, tali Nicola Calzia e Marianna Casetto.

5) - La famiglia Del Giudice(quinta generazione)

Di questa famiglia non si sono recuperate informazioni

6) - La famiglia Sanmartino (quinta generazione)

Della famiglia Sanmartino e della sua affine Bertola non si sonorecuperate nessun tipo di informazioni e quindi anche per questo ramo affinela ricerca risulta terminata.
Per quanto invece attiene alla famiglia Chiri, è stato trattato tutto quantosi è ritrovato ma mi riservo di continuare ed aggiornare questi scritti manmano che troverò nuove informazioni.

7) - La famiglia Bertino (quinta generazione)

Percorrendo ora il ramo affine alla famiglia Bosio dei Bertino, che risultacollegata dal fatto che Francesca Bertino si unì con Paolo Bosio, si sonoritrovati questi atti significativi:
Di suo padre Bertino Giuseppe viene pure ritrovato l'atto di morte che cosìriporta:

Atto di Morte n. 19 del 20-2-1894
Comune di Alpignanonella casa posta in Via Casellette 28
Muore Bertino Giuseppe di anni 89 ,
nato a Buttigliera Alta,
contadino,figlio del fu Bertino Giovanni di Usseglio e di Cibrario Maria, domiciliata in Usseglio
era vedovo di Cibrario Domenica

Dalle informazioni ricavate dall'atto di matrimonio di Francesca si deduce cheera nata ad Usseglio, nel 1858 (il luogo di origine è pure indicatoredell'origine montanara della famiglia. Usseglio è infatti un piccolo centroagricolo e, solo ora, anche località climatico estiva, nella Valle di Viù unadelle valli di Lanzo ad altitudine 1265 m.; proseguendo per quanto ci èconsentito dall'analisi degli atti, emerge, inoltre, come il padre diFrancesca, Giuseppe Bertino, non risulta nato ad Usseglio, (il luogo didomicilio e di dimora), bensì a Buttigliera Alta, piccolo comune della bassaValle di Susa, vicino a Rivoli; ciò risulta sia dall'atto di morte che daquello di matrimonio visto prima.Confrontando ora le informazioni derivanti dagli atti ed analizzando indettaglio i contenuti, oltre a certificare la professione che i coniugiBertino svolgevano: contadini, essi, diedero i natali al loro figlio nelcomune di Buttigliera Alta. Si può ipotizzare che egli nacque " di passaggio".Vediamo più in dettaglio il perché di questa ipotesi: la località di Usseglioè raggiungibile in due modi, o da Lanzo verso Viù lungo la suddetta valle, oppure provenendo da Torino lungo la bassa Valle di Susa da Almese verso ilColle del Lys raggiungendo Viù e poi Usseglio.Occorre ricordare che all'inizio del secolo scorso, gli spostamenti eranominimi, e che solo per grandi occasioni ci si muoveva dal paese di origine, adesempio per grandi acquisti di generi di rifornimento invernali, il comune diRivoli offriva a fine novembre la cosiddetta" Fiera di Santa Caterina", unaenorme fiera-mercato ove confluivano tutti i valligiani della zona peracquistare bestiame e generi di sostentamento per trascorrere il duro e rigidoinverno. Il comune di Buttigliera è proprio lungo il percorso che dal comunedi Usseglio porta a Rivoli e la madre Maria Cibrario Bertolot (forse o perla fatica del viaggio o per altri motivi) lì partorì il figlio GiuseppeBertino.È molto affascinante ipotizzare fatti ed avvenimenti accaduti circa due secolifa sulla base di soli indizi così deboli; tuttavia nessuno potrà nè smentirenè confermare queste ipotesi ed esse rimarranno delle congetture chealimentano il procedere della ricerca.Le notizie riportate già danno con buona attendibilità le umili origini ed iluoghi di provenienza. Ritrovando presso la Curia Vescovile Meropolitana diTorino l'atto di matrimonio redatto dall'allora parroco della Chiesadell'Assunzione di Maria Vergine, si può fare un quadro ben più dettagliatodelle famiglie:

Atto di Matrimonio n. 9 del 4-10-1849 Parrocchia dell'Assunta -Usseglio
sposi:Bertino Giuseppe di anni 43 e Bertino Francesca dianni 21
sposo : nato a Buttigliera Alta presso Avigliana domiciliato in Usseglio
figlio del fu Bertino Giovanni e della fu Cibrario Bertolot Anna Maria
sposa : nativa di Usseglio domiciliata in Usseglio,
figlia delviv. Cibrario Rocchietti Domenico e di Cibrario Frà Francesca

A questo punto emerge con chiarezza il nome del padre dello dello sposo edella madre dello sposo Riassumendo, quindi il soggetto di cui si hanno notizie più antiche è il taleGiovanni Bertino, che si sposò con Maria Cibrario Bertolot ma di cui non sisono ritrovate ulteriori notizie.

8) - La famiglia Calzia (sesta generazione)

Di questa famiglia che e' affine al ramo dei Verda a seguito del matrimonio tra Verda Andrea e Barbara Calzia, le sole informazioni dedotte dagli atti riguardano l'omonimia tra Barbara Calzia e Calzia Catterina che sposo' poi il figlio di Barbara Calzia : Giuseppe Matteo.

9) - La famiglia Casetto (sesta generazione)

Della famiglia Casetto, affine al ramo Verda, per via del matrimonio tra Casetto Marianna e Calzia Nicola, per ora non si sono ritrovati ulteriori atti e quindile informazioni terminano qui.

10) - La famiglia Lucco (sesta generazione)

Della famiglia Lucco, affine al ramo Chiri, per via del matrimonio tra LuciaLucco e Chiri Agostino, per ora non si sono ritrovati ulteriori atti e quindile informazioni terminano qui.

11) - La famiglia Blandino (sesta generazione)

Della famiglia Blandino, affine al ramo Chiri, per via del matrimonio tra Sanmartino Antonio e Blandino Giuseppe, per ora non si sono ritrovati ulteriori atti e quindi si concludono le informazioni in nostro possesso.

12) -La famiglia Franchino (sesta generazione)

Della famiglia affine al ramo Bosio, che risponde al nome dei Franchino, sipossono estrapolare le informazioni ricavate dall'atto di morte di TeresaFranchino.

Atto di Morte n. 60 del 6-12-1887 Comune di Alpignano
nella casa posta in Via Casellette 12
Muore Franchino Teresa di anni 65 , contadina, nata ad Alpignanofiglia del fu Franchino Antonio
e della fu Bertola Angela vedova di Bosio Francesco
NOTE: lo dichiara Bosio Domenico fu Francesco di anni 45

Un esempio interessante di uso completo dei dati viene qui di seguitosegnalato. Nelle note si evidenzia che il soggetto che ha dichiarato la mortedi Franchino Teresa è un certo Bosio Domenico figlio del fu Francesco di anni 45, nato quindi nel 1842. Egli non era altro che suo cognato, fratello dibBosio Francesco. Si è scoperto così un altro soggetto del ramo Bosio che per ora non approfondiremo ma che è indicatore dell'uso complessivo degli atti edel loro grande contenuto di informazioni anche se nascoste ad una primalettura.

13) - La famiglia Cibrario Rocchietti (sesta generazione)

14) - La famiglia Bologna (settima generazione)

Continuando per quanto ci è consentito, ed arrivando alla famiglia affine aiBertino e cioè la famiglia Cibrario Rocchietti, si è ritrovato un atto molto interessante:

Atto di Battesimo n. 47 del 9-7-1858 Parrocchia dell'Assunta -Usseglio
è stata battezzata una bimba con il nome di Francesca
figlia di Bertino Giuseppe
e di Cibrario Rocchietti Domenica
padrino: Cibrario Rocchietti Domenico
madrina : Cibrario Rocchietti Domenica nata Ferro.

Da questo atto di battesimo si deducono molte altre informazioni che vengonoverificate ritrovando presso la Curia Arcivescovile di Torino, l'atto dimatrimonio tra i suoi genitori e cioè il matrimonio di Domenico CibrarioRocchietti con sua moglie Cibrario Frà Maria Francesca.Domenico Cibrario Rocchietti risulta essere morto in Alpignano nel 1880all'età di 80 anni professione esercitata: "reseghin"

Atto di Matrimonio n. 8 del 26-Aprile 1813 Comune di Usseglio
sposi:Cibrario Rocchietti Dominicum e CibrarioFrancesca
sposo : filium Josephi Cibrari Rochiet, et Joannas MariamFranciscam
sposa : filiamDominici Antonii Cibrari Frà

Si è ritrovato l'atto di morte di Cibrario Rocchietti Domenica Maria, cheporta con se nuove informazioni :

Atto di Morte n. 12 del 6-2-1890 Comune di Alpignano
nella casa posta in Via San Giacomo 7
Muore Cibrario Domenica di anni 73 , nata ad Usseglio
figlia del fu Cibrario Domenico, pastore Bertino Giuseppe
e di Cibrario Maria , contadina
era moglie di Bertino Giuseppe

Dalle informazioni ritrovate si può quindi affermare che attualmente siamo a conoscenza del soggetto più remoto del ramo dei Cibrario Rocchietti: tale Cibrario Rocchietti Giuseppe Domenico, nato ad Usseglio.

Atto di Morte n. 20 del 17-6-1890 Comune di Alpignano
nella casa posta in Reg.Villaretto
Muore Cibrario Domenico Giuseppe di anni 65 , nato ad Usseglio
fabbro ferraio, figlio del fu Cibrario Domenico, pastore
e di Cibrario Maria , contadina

15) - La famiglia Coda (settima generazione)

Della famiglia Coda purtroppo non si hanno ulteriori notizie, per cuila ricerca si interrompe in questo punto.

16) - La famiglia Bertola (settima generazione)

Della famiglia Bertola non si sono ritrovati ulteriori atti e quindi leinformazioni ricavate terminano in questo punto.

17) - La famiglia Cibrario Bertolot (settima generazione)

Di questa famiglia affine non si sono recuperate informazionei a parte il fatto che Maria Cibrario Bertolot era già deceduta il giorno del matrimonio del figlio Giuseppe.

18) - La famiglia Cibrario Frà (settima generazione)

Non rimane altro che dopo questo lungo e tortuoso e difficile cammino espositivo che esporre il ramo affine che ha il nome della famiglia Cibrario Frà e che risulta essere affine al ramo Cibrario Rocchietti per via del matrimonio tra Cibrario Rocchietti Domenico e Cibrario Frà Francesca, Sempre dall'atto di matrimonio scritto in latino e visto prima, emerge come il padre della sposa era una certa Cibrario Frà Domenico Antonio, ma null'altro se ne può ricavare per cui terminano pure queste annotazioni sulla Famiglia affine al ramo Chiri che a sua volta era parentela affine al ramo dei Verda. Purtroppo dall'atto di matrimonio trascritto in latino non appare nessuna informazione sulla generalità della madre per cui nello schema ho contrassegnato con il termine "anonimo" la moglie del capostipite Cibrario Rocchietti Giuseppe. Dalle informazioni ritrovate si può quindi affermare che attualmente siamo a conoscenza del soggetto più remoto del ramo dei Cibrario Rocchietti: tale Cibrario Rocchietti Giuseppe, nato ad Usseglio certo GiuseppeDomenicoQueste notizie già danno con buona attendibilità le umili origini ed i luoghi di provenienza. Ritrovando presso la Curia Vescovile Meropolitana di Torino un atto di matrimonio compilato ancora in lingua latina compilato dall'allora parroco della Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine, esso riporta a questo punto emerge il nome del padre dello sposo che è quindi certo essere Giuseppe Cibrario Rocchietti che è ipotizzabile essere nato presumibilmente intorno al 1760 Domenico Cibrario Rocchietti risulta essere morto in Alpignano nel 1880 all'età di 80 anni professione esercitata: "reseghin" Ma che non risulta essere il Giuseppe capostipite del ramo, bensì, dalla paternità e maternità risulta essere un fratello di Cibrario Rocchietti Domenico (data di nascita presunta 1800) e 1825 quella di Giuseppe.
Delle altre famiglie affini per ora non si sono ritrovate ulterioriinformazioni

19) - La famigliaCibrario Rocchietti




per informazioni:
gianbruno.verda@virgilio.it